caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ESSERE JOHN MALKOVICH regia di Spike Jonze

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     9 / 10  30/03/2014 13:47:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il miglior Jonze almeno fino a quest'anno è quello del debutto, ma li i meriti andavano distribuiti in maniera sbilanciata, pendendo a favore della sceneggiatura di Kaufman, quest'anno invece è stato 100% opera sua.
Il settimo piano e mezzo, nella quale viene catapultato Craig Schwartz recupera quelle atmosfere kafkiane di 'Fuori Orario', sembra tutto scorrere su un mondo parallelo al suo, che non gli appartiene, Schwartz che tra l'altro è il 1° personaggio di una serie di soggetti asociali, alla vista sgradevoli ed alienati, ossessionati da una donna (ne 'Il ladro di orchidee' la scrittrice Streep, in HER ovviamente il sistema operativo, qui invece una bella Keener cinica e seducente). Voce che si distingue anche qui, quella di Lotte come carica pulsante di erotismo, il corpo di Malkovich diventa così quel filtro obbligatorio che in HER è stato il computer, il burattinaio tutt'uno con Malkovich, gli capovolge la carriera, qui Jonze ci regala una sequenza in versione mockumentary alla Leonard Zelig. Cosa succederebbe se John Malkovich entrasse dentro John Malkovich, geniale anche questa, cloni di John Malkovich che pronunciano se stesso, metaforicamente nella nostra mente il nostro io è al centro di tutto. Della stessa pasta il viaggio nel subconscio di John Malkovich, malato e totalmente scorretto, pregevole ed è interessante notare quei piccoli elementi che poi ritroveremo con insistenza sia ne 'Il ladro di orchidee' che in 'HER', il 3° 'Nel paese delle creature selvagge' è un'opera a se stante, un'appendice.