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KETIKA LALU DAN AKHIRNYA regia di Ignatius Ivan

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Ciaby     7½ / 10  02/03/2010 20:35:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Raro corto indipendente di un giovane ed emergente regista indonesiano sconosciuto, che sebbene con i poveri mezzi (telecamera, probabilmente a basso costo, riprese a mano, approccio evidentemente amatoriale) riesce ad esprimere l'inquietudine dell'adolescenza.
Il film parte con delle grida di sfogo, velocissime dalla lingua a sonagli, accompagnate da cartelli neri sui quali compaiono, timidi, i titoli di testa in bianco. E poi non appena giunge la prima vera immagine del film, il silenzio totale: solo le note di musica al pianoforte che accompagnano immagini sgranate in un bianco e nero rozzo, quanto affasciante, come ad indicare che il protagonista vorrebbe urlare i suoi sentimenti, ma non può farlo perchè soggiogato dall'autorità paterna.
Uscito di casa, quasi come sfida, il giovane si troverà incastrato tra le due età che non gli lasciano scampo: l'infanzia (rappresentata da una bambina sorridente che gioca a mondo), prontamente rifiutata dal protagonista e l'età adulta (due individui ben vestiti, ma con un sacco in testa, ad evidenziarne la depressione e il degrado morale), che non è ancora pronto ad accettare.
Il ragazzo è la chiave fragile dell'intero corto e la sua decisione non esiste, basata tutta su un sorriso finale che può essere interpretato come segno di codardia, così come un segno di sincero amore.

Un corto che non è un capolavoro, ma che offre una visione onirica e sarcastica della così detta "età difficile". Rimarchevole, considerando che un piccolo gioiellino come questo venga dall'Indonesia, dove il cinema d'autore è soffocato da ciarpame horror e comico. Per fortuna una piccola schiera di amanti del cinema emerge dal basso, con piccoli film fatti con pochi mezzi, ma con un grande cuore.