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COSA VOGLIO DI PIU' regia di Silvio Soldini

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Delfina     7½ / 10  10/05/2010 10:46:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non delude, il nuovo film di Soldini. Molta delicatezza, ottima regia, una mano maestra nel raccontare, per immagini e sceneggiatura, cosa accade quando fra due persone, già impegnate con altri, scocca un'attrazione fisica che porta entrambi, per la prima volta, a un vero appagamento sessuale.
Non è una banale storia d'adulterio, come hanno detto alcuni; è un dramma sulle occasioni mancate, o arrivate troppo tardi, quando ormai la vita ci ha assegnato altri ruoli.

Nel film ritorna anche la classica poesia di Soldini, bravissimo nel ritrarre personaggi autentici, in questo caso lavoratori di una grande città, schiacciati dal peso della vita e dallo sfruttamento economico dei datori di lavoro, che piangono miseria, ma girano con i SUV e pagano "fuori busta": ma tutti aspirano a "qualcosa di più", che li trasporti oltre la vista desolata sul parcheggio di un casermone di periferia.

Forse poteva essere un po' più breve, il film, che si dilunga non certo nelle scene di sesso (misurate e girate anzi con molta sensibilità), quanto nel ritratto corale dei personaggi che gravitano intorno ai protagonisti: la moglie, il compagno, i parenti, i colleghi, tutta questa anonima, ma dolente, umanità media, che cerca solo di tirare avanti nella pesantezza della quotidianità.

Le scelte registiche sono tutte funzionali a questa visione: poca la musica, tanta la concitazione e la fretta di sfuggire al tempo (e alla pressione del denaro). Bella la fotografia. Unico appunto: fin troppo realistiche le voci, impostate con gli accenti dialettali, tanto da rendere a volte un po' difficoltosa la comprensione di tutti i dialoghi.