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IL CATTIVO TENENTE - ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS regia di Werner Herzog

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  15/12/2009 10:17:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le similitudini con il capolavoro di Abel Ferrara sono minime,basti pensare agli esacerbati rimandi religiosi o alla sgradevole realtà brutale da cui si veniva investiti ,qui soppiantata da aspetti surreali,quasi lisergici, che ignorano lo stile lercio ed abrasivo a favore di atmosfere più grottesche e meno tormentate.
Il cattivo tenente di Werner Herzog è un personaggio dalla morale molto labile alla quale il definitivo colpo di grazia viene assestato da un incidente,tra l’altro causato da un gesto coraggioso,che farà sprofondare negli inferi della tossicodipendenza gli ultimi barlumi razionali dell’uomo.Da questo punto in poi al suo iter professionale ,sarà incaricato di indagare su un efferato massacro di una famiglia di immigrati, si affiancherà una continua e spasmodica ricerca di droga e denaro con metodi per nulla ortodossi.
Nicolas Cage dona corpo e anima al suo personaggio,ne esalta con mestiere ossessioni e nevrosi,accentuandone i malesseri fisici e caratteriali senza deludere, mentre il resto del cast si limita a far parte del gioco senza lasciare grandi tracce.
Un film atipico quello di Herzog,ricco di eventi che hanno più attinenze con il noir che con il poliziesco.La rilettura di un genere ben definito da parte di un autore così geniale però funziona solo a tratti.La poca coerenza per quanto riguarda lo stile adottato influisce negativamente sull’operato del regista che spiazza ma coinvolge a singhiozzo,alternando a rare intuizioni di gran classe un’esposizione spesso colpevolmente compiaciuta ma ben poco innovativa.Si nota quasi un disagio nell'ostentata bramosia di disattendere le regole,andando contro la consuetudine e al tempo stesso cercando paradossalmente comunque soluzioni mai troppo impopolari.Ci si trova quindi di fronte ad un ibrido sbilanciato,che miscela con esile convinzione tocchi d’autore con il cinema più commerciale e risaputo,a riprova che Hollywood anestetizza non solo i giovani filmaker europei ma anche gli autori eccellenti e affermati.
Nel complesso apprezzabile ma nulla più.