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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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statididiso     9½ / 10  07/05/2007 14:34:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
in lynch rivedo la stessa capacità di "spaziare" nei generi presente in kubrick: è questo fa di lui un regista difficilmente "inquadrabile". il regista vuole condividere la sua esperienza con lo spettatore, vuole "attivarlo" e "costringerlo a un'operazione di assemblaggio, x forza di cose personale". in questo lynch svolge anche la funzione di "educatore": ci fornisce degli indizi, x poi lasciar fare a noi (è come se ognuno di noi "girasse" un film nel film).
"Mulholland Dr." è un autentico capolavoro. un film molto psicologico, di non facile interpretazione. un "viaggio viscerale", un delirio psicotico, il recupero di quegli istinti e di quelle paure primordiali che hanno da sempre caratterizzato l'agire umano. un film onirico, atemporale, visionario, a metà tra sogno e realtà, "sospeso", come tutti i film di lynch del resto. un film che non lascia indifferenti. un film "poetico", "sensistico".
lynch ha il merito di aver trasformato una storia, apparentemente banale, nella storia di tutti noi.
il tema principale è il rapporto amore-odio: quello di Diane nei confronti di Camilla, conosciuta durante un'audizione x il ruolo di protagonista nel film "The Sylvia North Story", è un'amore a prima vista, ma, allo stesso tempo, una "sconfitta bruciante", perché è la seconda a ottenere la parte. ma il sentimento che nasce tra le due è troppo forte x lasciar spazio all'invidia. Camilla si prende "cura" di Diane, assicurandole delle particine in alcuni dei suoi film. ma Diane deve presto fare i conti con la dura realtà: Camilla conosce un giovane regista, Adam Kesher, se ne innamora e annuncia l'intenzione di sposarsi con lui durante un party organizzato nella villa di quest'ultimo e a cui era stata invitata anche Diane. La ragazza riceve un duro colpo che la porterà a suicidarsi, sparandosi in bocca, quando comprende che l'assassino assoldato x uccidere Camilla aveva portato a termine il suo lavoro. ed è proprio da qui che si ricollega tutta la prima parte del film. la ragazza in punto di morte (o tra la vita e la morte) immagina scenari diversi: ora Diane e Camilla diventano Betty e Rita; quest'ultima, a differenza di Camilla, riesce a sopravvivere a un terribile incidente, ma perde la memoria (è evidente che Diane spera con tutte le sue forze che l'assassino abbia fallito); qui è betty che si prende "cura" di Rita; Adam Kesher va incontro a una serie di disgrazie e nel sogno è il regista del film "The Sylvia North Story" (il vero regista era , invece, Bob Brooker); Betty, aspirante attrice, prima di un'audizione x una serie televisiva, prova la parte con Rita, che sembra non abbia mai recitato prima; Betty recita divinamente la sua parte nel provino (qui si scopre che il produttore è un amico della zia che l'aveva ospitata, e che, invece, nella realtà, era morta, lasciandole la sua eredità - è evidente che la ragazza avrebbe voluto avere dei genitori che l' "appoggiassero"), tanto che una talent-scout le offre una possibilità per il film di Kesher, che, xò, non si concretizza mai perché il regista era già stato "comprato" dal corrotto sistema cinematografico; tra le due cmq "risboccia" l'amore.
i punti chiave x la comprensione di questo film sono:
a) la Mulholland Dr. (da cui partono due storie diverse, ma vissute dalle stesse persone);
b) il Winkie Caffè (in cui vediamo che i sogni di un uomo diventano realtà - come per riportare alla cruda realtà la povera Diane -, e che è lo stesso posto in cui Diane ha ingaggiato l'assassino);
c) i genitori di Diane (che, dopo aver accompagnato la figlia, ridono di gusto perché non credono in lei, e che spingeranno la ragazza a premere il grilletto nella realtà);
d) la parrucca che Betty fa indossare a Rita (che è l'inizione della "ricongiunzione" delle persone di Rita e Camilla);
e) il Club Silencio (che ci fa capire che tutto quello a cui abbiamo assistito nella prima parte del film non è realmente accaduto, ma è "registrazione" - vedi la donna che canta in playback);
f) la chiave e la scatola blu (che si scopre non contenere niente);
g) il bacio tra Rita e Camilla (che segna il ricongiungimento delle due persone e che può essere interpretato in chiave narcisistica ed egoistica, come x far capire a Diane che da quel momento in poi le non era più parte del suo mondo);
h) il ritrovamento della chiave che l'assassino ha lasciato a Diane.
in conclusione, ribadisco che si tratta di un capolavoro. il motivo x cui non ho dato 1/2 voto in + è perché ho trovato in questo film un Lynch un pò + prolisso del solito, il tema non è tra i + originali e perché, a mio avviso, questo film non raggiunge i livelli drammatici di "Eraserhead" e di "Elephant Man". L
Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  08/05/2007 15:52:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento. Per me cmq la prima parte del film non è quello che immagina prima di spararsi, ma è il sogno che fa prima di svegliarsi e realizzare che la commissione d'omicidio è andata a compimento. Il cowboy le ordina di svegliarsi, di tornare alla realtà e lei con gran fatica si solleva dal letto (dalla stessa posizione del sogno premonitore) tutta sfatta. Si vede che è appena uscita da un sogno in cui era tutto diverso dalla realtà. Da quel momento in poi vediamo flashback della sua vita reale precedenti al sogno a parte l'ultima scena del suicidio. Per la capacità di andare a fondo dal punto di vista psicanalitico secondo me questo film supera sia Eraserhead che The elephant man. Cmq la prox. volta usa gli spoiler x raccontare la trama.
statididiso  14/05/2007 13:21:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai ragione. scusa ma è da poco che mi sono registrato e questo era uno dei miei primi commenti (dopo sono stato + "attento"). L
statididiso  14/05/2007 20:50:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dimenticavo.. avevo distinto prima e seconda parte solo x far capire quello che nella realtà era realmente accaduto; ma io le ritenevo entrambe parti di un unico "momento". avevo interpretato il film in termini freudiani, come una personale rappresentazione dei pensieri di Diane così come le apparivano nella mente, una sorta di "stream of consciousness", come detto da qualcuno, alla quale poi spetta allo spettatore ricostruirne il filo logico (ecco perché ho parlato di un Lynch "educatore"), e questo perché è difficile stabilire con esattezza se le scene imputate di essere "vere" si stiano effettivamente svolgendo nel preciso istante in cui le vediamo o non siano anche quelle dei flashback e, quindi, inquadrabili anch'esse in una dimensione onirica (sai, una specie di revival prima della morte, con i suoi conflitti interiori). ad es., la scena in cui Diane si spara dovrebbe svolgersi nel momento in cui la vediamo. ma perché noi riusciamo a vedere i fantasmi che ha prodotto la sua mente, anche prima che questi si presentino alla povera ragazza (non avremmo dovuto vedere neanche la scatola blu ai piedi del viandante, che non ha ragione di esserci nella realtà)?! non sarebbe stato + logico, se parliamo di logica, alternare la scena anche con un punto di vista oggettivo?! inoltre, l'ultima immagine che vediamo è quella del viandante; sempre secondo logica, una volta morta Diane, noi non l'avremmo dovuto vedere, visto che ha un chiaro significto simbolico (e ce l'ha x Diane). e potrei andare avanti con tanti altri es. forse sono solo "espedienti" registici; o, probabilmente, Lynch non vuole che sia tutto così "lineare" (questo non è un film x tutti, a partire da chi mette 1).
cmq, grazie a te ho aggiunto un altro prezioso "tassello".
ciao, L