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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento doncorleone     9 / 10  10/02/2006 16:39:08 » Rispondi
Ed eccomi a commentare il mio primo Lynch, letteralmente sconvolgente.
Tale è la sensazione che mi ha suscitato questo grandissimo film frutto di una mente a metà tra il paranoico e il geniale. Questo film ti avvolge col suo alone , oserei dire di thriller metafisico, perpetuando la palpabile tensione fino alla fine ed oltre. E' un viaggio allucinogeno ed allucinante in un universo alternativo che celebra la fine della distinzione convenzionale sogno/realtà. Davvero si fatica a trovare il bandolo della matassa in questo mosaico sbilenco e sconclusionato, lisergicamente congeniato da Lynch con il fine esplicito di disorientare lo spettatore e vanificare ogni sua spiegazione logica. Sebbene , sia ben inteso , non è come ha scritto qualcuno la deflagrazione del non sense, perchè il sense c'è eccome è solo da ricercare con maggiore perizia e tramite svariate visioni! Spiazzano le molteplici vicende narrate, apparentemente slegate tra loro, spiazza l'assenza del particolare o della sequenza chiarificatrice, lo spettatore è lasciato nell'oscurità e nell'insipienza fino alla fine. Gli enigmi non sono svelati. Ma rimane una soddisfazione grande allo spettatore benchè ancora frastornato dai dubbi e dalle incomprensioni, la soddisfazione che segue l'aver assistito ad un grande spettacolo cinematografico, ad un'opera di indubbio talento, ad un film portentoso. Devo dire che se non lo avessi letto non avrei capito (almeno a questa prima visione) che la prima parte del film riguarda il sogno di Betty e la seconda ( molto più breve) la realtà fattuale. Avevo solo percepito lo scambio di identità e una situazione che da un momento all'altro si era capovolta. Ovviamente continuano a turbinare nella mia mente , messa a dura prova dalla spietatezza cinematografica di Lynch, perplessità , incongruenze e pezzi del puzzle che non combaciano. Solo un dato di fatto sembra incrollabile: la grandezza di questo film e la genialità di Lynch, soprattutto per chi come me è un neofita del visionario mondo lynchiano.
Silenzio.