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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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Filman     9 / 10  20/12/2017 17:03:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se definirlo come esempio massimo del cinema del ventunesimo secolo o come albero maestro di un cinema tipologicamente "rompicapo" è una concettualizzazione troppo lineare per un film che rompe più schemi assieme, MULHOLLAND DRIVE può essere in ogni caso espresso come una lettera d'amore scritta da David Lynch e indirizzata al cinema nel suo complesso, per aver ripescato in maniera etimologica il surrealismo classico e averlo adattato all'oggi reinterpretando straordinariamente le più grandi figure mitologiche del noir, quasi fossero incarnazione di un emergere trascendentale dall'inconscio, benché questo appaia nuovamente in chiave positivista e classica dove ogni archetipo ed ogni energia, dei quali non si è consapevoli del suo agire attivamente su psiche e comportamenti umani, si palesano in un teatro dell'assurdo nel quale simboli e sogni prendono forme attoriali: è in questo gioco di input e output, dove ogni essenza del mare nostrum presente della protagonista si trasforma in un evento "sensato" nel subconscio della stessa, che prende vita una forma di racconto organico, nuova anche nella filmografia di Lynch, seppur non all'apparenza, fondata sugli enigmi proposti e sugli indizi forniti, sulle ripetizioni e sui frammenti, che trova lo spazio per parlare anche di ossessioni umane e sistemi sociali. Tra le altre cose, di quella particolarissima specie di film in cui il racconto si sdoppia (o triplica) in più versioni dello stesso, questo capolavoro ne è il miglior esemplare.