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L'ECLISSE regia di Michelangelo Antonioni

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quaker     9 / 10  07/11/2007 23:18:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è un Italia che non è più quella del neorealismo, del dopoguerra, ma del boom, delle nuove, smisurate periferie... questo Paese, questa società non possono più essere rappresentati e sono solo "raccontati" ma nella chiave della commedia all'italiana.
Antonioni inserisce in modo qui particolarmente riuscito una storia privata in un momento di cruciale trasformazione sociale. Non saprei dire se le vicende di Vittoria siano il pretesto per raccontare la trasformazione dell'Italia del boom, fuori dalla chiave della commedia, o se viceversa la vita privata dei due protagonisti sia davvero ciò che più premeva al regista... però il risultato è dei più sorprendenti, tanto che questa eclisse rimane una autentica perla nel cinema italiano.
Film difficile, certamente, ma come sempre opera veramente al di fuori del comune per sapienza di inquadrature: il ventilatore, il fungo, i palazzi moderni, colti nei particolari, i tubi Innocenti, perfino la tamburlana ... passando per il minuto di silenzio in cui però i telefoni continuano a squillare; e poi la Borsa con la sua concitazione, l'Africa, le nuvole, il volo, l'idrante, la macchina ripescata ... tutto in qualche modo collegato, senza che niente sia lasciato al caso: anzi ogni cosa sembra ritornare come il cavallo al trotto, che passa due volte.
Uno degli aspetti più interessanti ed attuali del film è proprio la capacità, girando prevalentemente in esterni, di sfruttare le possibilità della mdp per continuare a narrare solo con immagini le storie d'amore (una che finisce, una che comincia) inserendole in un contesto ed in un momento particolare della società.