Nutless 9½ / 10 19/07/2013 16:59:02 » Rispondi "... un criminale a dirigere la repressione è perfetto..."
Un gigantesco Volonté, sempre in primo piano, perso all'interno degli ingranaggi del potere, che lo inghiottono e non lo lasciano più fuggire. L'amarezza di essere diventato qualcosa che sfugge al potere costituito perché lo incarna e l'impossibilità a diventare un redentore del sistema perché è controproducente anche per chi si batte contro quello stesso sistema (cfr. l'interrogatorio/confessione con Pace / Tramonti). Il film si chiude con una citazione di Kafka, ma il più grande omaggio è nella scena onirica in cui Volonté firma la confessione della propria innocenza, in un perfetto ribaltamento del finale de "Il processo": Josef K. viene condannato senza sapere il perché, e, di conseguenza, senza sapere se sia veramente colpevole o innocente, Volonté viene assolto pur volendo essere colpevole.