anthonyf 9 / 10 13/06/2012 18:20:47 » Rispondi Un impeccabile thriller-psicologico di Elio Petri, a forti tinte noir, che con l'avanzare della narrazione si apre ancor di più su scenari sempre maggiormente ampi ed indistinguibili. Innanzitutto va ossequiata la denuncia sociale forte e rigorosa del film, senza dubbio ben riuscita nella rappresentazione socio-politica e nel modo in cui essa viene messa alla luce nel film; poi, vanno segnalate la ottima (ma oramai azzarderei dire, la 'solita') performance di un MAGISTRALE Gian Maria Volontè, l'Attore per eccellenza del nostro cinema, nonché di quello contemporaneo, semplicemente fenomenale. Regia di Petri ottima: il cineasta italiano mi aveva deluso precedentemente con "A Ciascuno il Suo", ma qui mi ha a dir poco (ma piacevolmente) sorpreso. Ci sono giochi di inquadrature sublimi, specie nella scena iniziale, che benissimo si specchiano nella intrigante (e da gelare il sangue) colonna sonora di Ennio Morricone. Nota di merito anche al montaggio, a dir poco eccelso; e notevoli le sequenze oniriche di Volontè, molto accurate per essere il film del 1970. Bravi anche Arturo Dominici (che voce!) e Florinda Bolkan, e strepitoso il cameo di Salvo Randone (?) nelle vesti dello 'stagnaro', alias l'idraulico (doppiato dal grande Corrado Gaipa). Indubbiamente, un must del cinema italiano.
anthonyf 13/06/2012 18:23:49 » Rispondi SCUSATE GLI ERRORI, MA NON HO RICONTROLLATO IL COMMENTO. Al quarto rigo, al posto di film (prima parola) volevo dire "nella narrazione". Poi, VA SEGNALATA (l'ho messa al plurale con un solo attore, perché avrei voluto aggiungerci anche Dominici e la Bolkan, ma poi ho riservato il rigo a Volonté e ho dimenticato di cambiare il numero).