julian 8 / 10 17/06/2008 18:34:49 » Rispondi Magnifico poliziesco risalente all'età d'oro del cinema italiano. Naturalmente il punto forte del film è Gian Maria Volontè che con il suo accento forte e la sua espressione esprimente durezza e inflessibilità sembra proprio l'attore adatto ad interpretare questa parte. Sonora la critica di fondo di Petri: chi ha potere sta sopra la legge, o crede di esserlo. Così l'ispettore di polizia si (per così dire) sacrifica per mettere alla prova la giustizia italiana e per vedere fino a che punto il suo enorme potere può esimerlo dai sospetti. Personaggio chiave è anche Augusta Terzi, l'amante uccisa e forse vera causa dell'omicidio stesso che l'ha vista coinvolta. E' Augusta infatti a provocare l'ispettore e a compiacersi del suo potere. Magnifico finale, prima il sogno che illude Volontè della sua onnipotenza malgrado le prove della sua colpevolezza siano evidenti, poi la realtà e un flebile messaggio di giustizia. Allucinante film critico verso le istituzioni e forse, in particolare, contro le forze dell'ordine.