BlackNight90 8 / 10 14/12/2009 02:56:57 » Rispondi I Coen che incontrano Allen, rimanendo comunque fedeli e coerenti con la visione del mondo che hanno mostrato in quasi tutta la loro filmografia (ed è incredibile come, a parte due film, non hanno sbagliato un colpo). In linea con Fargo, ma molto più grottesco e feroce, questo 'A serious man' è un opera difficile da mandare giù: a fine visione si rimane completamente spiazzati, nonostante dai fratelloni ci si aspetti come finale questo e altro. Al solito il protagonista è un inetto che farebbe la felicità di Svevo, stavolta è un professore di fisica (come in Whatever works di Allen, forse sarà proprio 'sto benedetto principio d'indeterminazione di Heisenberg e soci a scombussolare tanto i fisici!) le cui sfig.he sembrerebbero assurde se non fosse per la patina di amaro e corrosivo realismo che i Coen riescono a infliggere allo spettatore. Si ride eccome (il padre sudcoreano, il barmitzvah del figlio su tutte) eppure alla fine permane quella sensazione, quasi sgradevole, quel senso di confusione e di spaesamento, come se sapessi che in fondo i Coen hanno ragione, che la vita nonostante i nostri sforzi è quella che è, che nonostante la nostra disperata ricerca di certezze e appigli l'uomo continuerà a farsi del male da solo fingendo di essere quello che non è, finché qualcosa non giungerà a spazzare via tutto in un secondo (ricorda tanto l'ultima pagina della Coscienza di Zeno), per cominciare tutto d'accapo: l'unica soluzione è accettare il mistero.
wega 11/04/2010 21:42:29 » Rispondi Devo rivederlo perché...non mi è piaciuto. Il che è strano.
BlackNight90 12/04/2010 20:42:24 » Rispondi In effetti è un po' spiazzante...ma dai è tra i più profondi dei Coen!
wega 10/06/2010 11:18:12 » Rispondi Verissimo, lo devo ri-rivedere ma mi sta convincendo questo film. In effetti potevano chiamarlo Zeno 'sto qua.