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A MAN WHO WAS SUPERMAN regia di Jeong Yoon-Chul

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     8½ / 10  03/07/2014 12:16:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La trama rinchiude in sé la riflessione che essa stessa sviluppa: si può vedere una concreta minaccia sociale in un uomo che, nonostante si creda Superman, si prodiga nell'aiutare ogni persona e nel difendere il pianeta?

C'è un filone di commedie orientali che affronta la riscoperta dei buoni sentimenti. Lo fa raccontando storie di personaggi estremamente bizzarri, ma in fondo tanto simili all'uomo della strada.
Lo stesso avviene per questo "Superman": anti-eroe negli atteggiamenti da eroe, super-eroe nei comportamenti umani.
La dolcezza struggente della sua storia lo pone in quell'alveo sudcoreano di racconti surreali alla "I'm a cyborg but that's ok" (e anche, relativamente alla "riscoperta", alla "Castaway on the moon").

Non ci si può fermare all'aspetto divertente del film: nelle sue pieghe vi sono molti più risvolti drammatici ed esistenziali di quanto possa sembrare.
In tutto questo -manco a dirlo- non manca nessuna delle componenti "tipicamente orientali": la fotografia curata, le buone interpretazioni, la poesia visiva e quella sottintesa.
Merita decisamente la visione.