NotoriousNiki 8½ / 10 15/12/2013 13:58:28 » Rispondi A quel tempo bastava unire questi 2 attori che vantano nel loro binomio una complicità da coniugi ottuagenari, un copione, una macchina da presa e il gioco era fatto.. non in questo caso perchè il raccordo tra i significati che sono enciclopedici nella sua trasposizione accurata (quel 6 maggio del '38, l'ignoranza che vigeva attorno alla figura del duce, la congiunzione di 2 solitudini, l'incompreso 'freak' per le leggi dell'epoca, le apparenze imprescindibili per salvaguardare i rapporti con l'esterno/condominiali, il dubbio che alberga introspettivo sui luoghi comuni, la monotonia quotidiana della donna) ce lo mette la regia di Ettore Scola, recuperando la cifra stilistica di 'C'eravamo tanto amati' ma asciugandolo dai toni romanzati e lo pervade di quel lirismo neorealista che sino a quel momento non gli era proprio. È cinema d'autore modellato sugli spazi, mettendosi a pieno servizio dei 2 protagonisti, attraverso piani sequenza magistrali, relegando a margine la questione politica sebbene traspaia nitida l'opposizione alla dittatura coeva.