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UNA GIORNATA PARTICOLARE regia di Ettore Scola

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  07/03/2008 16:47:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una giornata particolare" è uno straordinario film che racconta, con estrema delicatezza, la condizione di emarginati che ha segnato profondamente in Italia, durante il periodo fascista, l'esistenza di due categorie di soggetti: gli omosessuali e le donne. I primi, a causa della loro diversità considerata ignominiosa e perversa; le altre in virtù della loro natura inferiore, sia per prestanza fisica sia per intelletto, rispetto a quella degli uomini: gli uomini veri, intesi nella accezione più virile del termine secondo i canoni fascisti, che li vede a un tempo mariti, padri e soldati. Ma in fondo la dittatura mussoliniana non è stata altro che l'espressione più turpe di tutta una cultura sociale molto radicata nel Belpaese: una (sotto)cultura retriva, intrisa di preconcetti e fondata su una gerarchia sociale che relega la donna ai margini del sistema.
Meraviglioso lo svolgersi del rapporto tra Gabriele e Antonietta, che nell'arco di mezza giornata riescono a stabilire un contatto così intenso e forte (sia spirituale che fisico) da ripagarli di tutte le frustrazioni, sofferenze, umiliazioni e delusioni patite in un'intera vita. In queste poche ore, scandite quasi grottescamente -conosciamo bene i ridicoli toni encomiastici che all'epoca venivano utilizzati per tributare Mussolini e la dittatura fascista- dalla voce del cronista che illustra l'incontro tra Mussolini e Hitler, i due protagonisti si sosterranno vicendevomente e si doneranno, nonostante le loro diversità, nell'atto più intimo che unisce l'uomo e la donna.
Triste e significativo il finale, in cui Alberto attende di essere deportato ai margini dell'Italia, e Antonietta ritorna mestamente ad occupare il suo cantuccio all'interno della famiglia.