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NOVECENTO regia di Bernardo Bertolucci

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Invia una mail all'autore del commento zanzom     10 / 10  16/03/2010 01:34:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Strano che non sia ancora stata fatta una recensione di questo scomodo film!!! Ritengo Novecento l'unico vero capolavoro di Bertolucci(sono pefettamente conscio che i parecchi critici che lo ritengono il miglior regista italiano vivente storceranno il naso),ma personalmente è un regista che non amo,non mi entusiasma, e che ritengo alquanto sopravalutato ( film eccesivamente prolissi, psicologici e di difficile lettura)..ma questo è un parere del tutto personale. Novecento non è solo uno spaccato di mezzo secolo di storia d'Italia, ma è esattamente quello che mi raccontavano i miei nonni e i miei zii,e che il regista mi ha magistralmente fatto rivivere,e di chi mi ha preceduto nel commento, fatto cogliere appieno il respiro della mia terra.(Gli esterni furono girati tra la bassa parmense e il cremonese). Stratosferica la scelta del cast. Magistrale sceneggiatura,fotografia(Storaro) e musiche(Morricone).Capolavoro assoluto, da proiettare in tute le scuole e atenei italiani...E se tutte quelle bandiere rosse urtano politicamente la scuscettibilità di qualcuno....pazienza. ... Questa è storia ,e non la si può cambiare!!!!!!!
Invia una mail all'autore del commento kampai  16/03/2010 09:28:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
come non quotarti?decisamente superiore a tutta la sua filmografia.devo ancora capire cosa ci trovano in ultimo tango, una cavolata.racconta benissimo l'italia di quel periodo.enormi gli attori, laura betti è da strangolare da subito.musica meravigliosa.film stupendo!
Invia una mail all'autore del commento zanzom  16/03/2010 11:32:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cara Kampai. Personalmente credo che la sopravalutazione di "ultimo tango a Parigi",sia principalmente dovuta al contesto sociale/politico di quegli anni, dove la proiezione nelle sale cinematografiche di un film del genere fu osteggiata con ogni mezzo possibile da tutti i movimenti clericali e bigotti. Tagli ,censure e ritiri si susseguirono negli anni a venire,facendo però da cassa di risonanza e quindi dando grande pubblicità ad un prodotto odioso, basato principalmente sui dialoghi e scene di sesso esplicito(per quegli anni un vero tabù) e dove la donna viene relegata al ruolo di oggetto. La magistrale fotografia di Storaro e l'ottima interpretazione di un ispirato Brando, non furono però per chi scrive, sufficenti a salvare quel film,e nonostante i critici e recensori continuino ad osannarlo,io lo ritengo uno tra i peggiori film, di questo regista ....mio concittadino.