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A SLIT MOUTHED WOMAN 2 regia di Kôtarô Terauchi

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Ciaby     7½ / 10  19/01/2010 15:27:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il feroce, coinvolgente ed ingiustramente bistrattato primo capitolo diretto da Koji Shiraishi (nuovo maestro del cinema di terrore giapponese), finalmente è possibile vedere anche questo secondo capitolo, disponibile solo recentissimamente con sottotitoli anglofoni, dopo ben due anni dalla sua uscita (Ormai non ci speravo più, ma meglio tardi che mai).

"A Slit-Mouthed Woman 2", però, a dispetto del titolo, non è esattamente un sequel, quanto una visione differente della famosa leggenda urbana giapponese. Come ogni leggenda urbana, infatti, anche quella della donna dalla bocca squarciata (famosissima nel Giappone anni '70) aveva innumerevoli versioni diverse, questa è dunque una di quelle versioni, una versione parallela del primo "Slit Mouthed".
Qui non c'è più Shiraishi, non c'è più il tema della maternità, della violenza domestica, del trauma infantile. Il nuovo regista, Terauchi (diventato famoso per lo yaoi cinematografico "Boys Love") sposta il suo punto focale sull'adolescenza, sull'accettazione, sul bullismo , sull'incomunicabilità e sulla paura di crescere e di cambiare con lo sviluppo.

Mayumi diventa dunque un mostro, un mostro triste, diverso dalla follia della madre assassina del primo film: nei suoi occhi, anche quando uccide, c'è tristezza, malinconia (tranne nell'ultima inquadratura, assai profetica, con il sorriso squarciato sotto la pioggia).
"A Slit-Mouthed Woman 2" parte lento, quasi come un film reale, tutto fuorchè un horror: ci viene presentata una comune adolescente alle prese con le sue vicende quotidiane. E poi l'incidente che le causerà la perdita della felicità e, quindi, la vendetta in nuova veste di carnefice. Mayumi, però, resta e resterà sempre la vittima della società: gli amici pronti a metterla con le spalle al muro (la chiamano "Ragazza Mutante"), il ragazzo che non la vuole a causa del suo volto sfigurato e le sorelle pronte a sbarazzarsi di lei.

E' proprio dopo il fatto che le sorelle si sbarazzano della povera protagonista che il film diventa un horror puro (anche se vi erano, ovviamente, altri omicidi in precedenza), perchè Mayumi ha perso tutto. La sua vendetta raggiunge, quindi, un senso. E' l'ultima mezz'ora di film ed è straordinaria: dimenticata la lentezza iniziale, prende inizio una danza macabra e sconvolgente di sangue, dita spezzate, inseguimenti disperati e grandi vortici di suspense che portano ad un finale crudele quanto spiazzante.

Un horror intelligente, forse minore del primo capitolo (almeno ,a mio parere), ma comunque intrigante e seducente, che nonostante il basso budget sa presentarsi benissimo grazie ad una confezione molto ben realizzata. Consigliato.