atticus 9 / 10 01/12/2010 00:24:50 » Rispondi Film come questo mi fanno sentire orgoglioso di essere italiano. Un capolavoro straordinario della nostra commedia in cui il grande maestro Monicelli rilegge il medioevo in chiave genuinamente popolare. Riduttivo definire esilarante il 'brancaleonese', l'irresistibile parlata mista tra romanesco, volgare antico e latino con cui i personaggi danno vita a dialoghi geniali, formidabile la girandola di invenzioni narrative che rimanda ai poemi cavallereschi, superlativo Gassman e l'intero cast (personalmente, ho sempre adorato il piccolo, tenero, mitico Capannelle alias Carlo Pisacane che qui è Abacuc l'eretico ebreo costretto al battesimo dall'esaltato Zenone-Salerno). C'è poi un accuratezza di scene, costumi, suoni che travalica le reali coordinate temporali preferendo l'idea di un epoca sospesa, da sempre negletta ma di assoluta vitalità. Un film-simbolo della nostra cultura, un pezzo d'Italia che si è radicato nel cuore di tutti quelli che l'hanno amato. Chi non ha mai fischiettato almeno una volta il leggendario motivetto? Grazie signor Monicelli, mi stia bene.
Ciumi 24/12/2010 10:31:35 » Rispondi Ma sai che anch’io ho sempre adorato quel vecchietto minuscolo, tenero e ridicolo? soprattutto ne “I soliti ignoti”, mi viene in mente quando mangia la pappa del bimbo di Mastròianni, o al di là del buco, gli altri si disperano e lui pensa alla pasta e ceci… ahahah, simpaticissimo.
atticus 24/12/2010 13:30:09 » Rispondi Io ho sempre sentito di volergli tanto bene! Se riesc, dagli un'occhiata anche in "C'era una volta" di Francesco Rosi, il film è una favoletta pittoresca non memorabile ma con tanti spunti bellisimi, Pisacane qui fa la streghetta! Inimitabile!
Ciumi 24/12/2010 13:55:04 » Rispondi Ahahah, solo a immaginarmelo nei panni di una streghetta mi fa già ridere. Ciao.