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LA BATTAGLIA DI ALGERI regia di Gillo Pontecorvo

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  10/03/2007 20:50:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo film di denuncia, girato con uno stile documentaristico privo di effettismi e di grandissimo realismo cinematografico... praticamente un film storicamente rilevante che ovviamente agli amici (?) francesi non è mai andato giu': la denuncia dei crimini di De Gaulle davanti allo sciovinismo della France non è ovviamente accolta con simpatia, mentre è coraggioso proprio il tentativo del film di nobilitare - attraverso una requisitoria ideologica che oggi sarebbe forse improponibile (v. Nassiriya) - la Rivoluzione come forma di repressione contro l'invasione dominante.
Un film che precede degnamente i moti del 68", con appena un filo di didascalismo verso il finale.
Scenari futuri a parte, un'opera che sembra uno spartiacque necessario per il cinema "politico" italiano, con immagini terrificanti (le sequenze delle torture nell'anno di Andrej Roublev di Tarkovskji) e altre che sembrano uscite da un affresco espressionista
Il vertice artistico di Pontecorvo, e per questo forse non all'altezza le (pochissime) opere successive del regista
agentediviaggi  12/03/2007 15:55:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il mio film italiano preferito. Perchè non un voto superiore? Che difetti gli riconosci?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  12/03/2007 21:17:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un voto altissimo, non ti sembra? Comunque Pontecorvo non è Rossellini, nonostante questo film stupendo
agentediviaggi  14/04/2007 18:25:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kow è tutto molto soggettivo. I pochi film che ha fatto Pontecorvo io li considero tutti capolavori. Certo Rossellini ne ha fatti molti di più. Ma a me piace lo stile freddo e analitico in un autore, mentre mi lascia indifferente il tentativo di coinvolgere lo spettatore che è tipico dei maestri italiani del neorealismo. E' per questo che preferisco Pontecorvo.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  15/04/2007 00:11:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Squarciò è un filmino interessante, Kapò è un buon film Queimada non riesce a reggere le sue potenziali ambizioni, Ogro non l'ho visto ma ne hanno parlato tutti malissimo. Comunque ok, è tutto soggettivo... "La battaglia di Algeri" era e resta un grande film, polemiche a parte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  15/04/2007 00:13:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Deduco che ti piaccia Bunuel: dimmi di sì
agentediviaggi  15/04/2007 11:08:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io a Queimanda ho messo 10, perchè è il film ù documentaristico che esista, quasi un saggio su come funziona il meccanismo della colonizzazione in chiave marxista (non sono marxista, ma apprezzo il Marx sociologo). Di Bunuel ho visto solo 2 film, non sono enciclopedico come te purtroppo. Non posso giudicarlo ancora.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  15/04/2007 23:16:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Facevo l'equazione che se non ami il neorealismo la pensi come Bunuel e i suoi films... comunque Rossellini è un caso a sè, un grandissimo, e il suo cinema non entra tradizionalmente in una sola categoria per quel (poco ancora) che so di lui
agentediviaggi  16/04/2007 13:50:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ti ho detto in un messaggio pvt io ho guardato abbastanza cinema italiano del passato. Non ho detto che non amo il neorealismo, ho detto che gran parte del cinema italiano manca di quella freddezza e distacco che invece ha Pontecorvo, come pure Rosi e Petri che a me piace da morire. Gran parte del cinema italiano più che neorealista è sentimentale e questo mi manda un pò in bestia.
Il mio modello di cinema, anche se non scopro l'acqua calda è Stanley Kubrik, freddo, ironico e disincantato come un lumiere del 700, capace di trattare il dramma e la tragedia con leggerezza e distacco unici. A Pontecorvo mancano le qualità tecniche di Kubrik e il suo disincanto, ma riesce ad essere freddo e analitico come lui. Per questo i 3 film che ho visto di lui mi son piaciuti tutti.