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LA GRANDE GUERRA regia di Mario Monicelli

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     9 / 10  15/03/2007 10:45:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei più grandi capolavori di Mario Monicelli.
Il primo conflitto mondiale ci viene presentato attraverso lo sguardo di due personaggi agli antipodi, per le origini (uno milanese e l’altro romano), per estrazione sociale, per cultura, ma accomunati dalla volontà di rifuggire dalla morte che il combattere in prima linea avrebbe probabilmente comportato ..così viene messa in piedi una tragicommedia, dove accanto alle peripezie dei due protagonisti ed i continui tentativi di imboscamento, si racconta di un conflitto costato al nostro Paese davvero tanto, non solo in termini di vite umane.
Così i tanti accenti diversi dei militari, le storie personali (l’analfabeta che si fa scrivere lettere d’amore, l’anziano del gruppo che ha moglie ed una nutrita prole e che per denaro assume le missioni più rischiose, o il si**** innamorato di una attrice) che ognuno si porta anche in guerra per sentirsi ancora attaccato alla vita, alla speranza di poter fare un giorno ritorno a casa ..ma anche gli orrori, le paure, gli umori, nel vivere giornaliero in una zona di confine, tutto questo in una narrazione che sfiora lacrime e riso, senza retorica o falso perbenismo, ma semplicemente come ritratto di una nazione per la prima volta unita, nonostante le indubbie diversità, in una “grande guerra”.
Nonostante molti giovani di quell’Italia non si riconoscessero nel conflitto (probabilmente ignorandone anche le ragioni), hanno combattuto ed adempiuto fino in fondo al proprio dovere, ed con questo spirito che il racconto ci conduce al triste epilogo ..il sentimento di rivalsa dei due protagonisti quando vengono scherniti, derisi e classificati come italiani-vigliacchi, il moto di orgoglio che li fa per una volta affrontare a testa alta il proprio destino, riscoprendo quel senso di alto patriottismo.
Magistrale l’interpretazione della coppia Sordi-Gassman, capace di sorreggersi in perfetta armonia, duettare con uno stile che è solo dei grandi attori, ma da ricordare anche le apparizioni di Romolo Valli, Silvana Mangano, Tiberio Murgia e Ferruccio Amendola ..ineccepibile la direzione del maestro Mario Monicelli.
Un documento storico importantissimo da trasmettere alla memoria collettiva delle future generazioni ..capolavoro!