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UNA VITA DIFFICILE regia di Dino Risi

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  18/07/2009 19:41:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sguardo di Dino Risi è lucido e coglie nel segno: una panoramica –appunto- che va dalla resistenza agli anni del “boom”, per raccontare che gli italiani si sono liberati della dittatura ma non dei padroni, i quali continuano a imperversare ad onta dei cambiamenti epocali con cui la Storia si prende beffe di noi. Così, nel passaggio fondamentale che ha segnato l’Italia del post-fascismo, la sottomissione ai dispotismi del Potere politico si converte in quella alle regole del potere economico e della società dei consumi, presagendo il degrado culturale che nei decenni successivi giungerà a proporzioni sconcertanti. E il riscatto finale se, da un lato, suona come una vittoria di Pirro al cospetto della remissività dilagante dei più deboli, dall’altro richiama l’orgoglio partigiano degli anni della lotta come monito contro la protervia dei potenti di turno: monito che, tuttavia, appare oggi come anacronistico e utopistico.
Nel susseguirsi serrato degli eventi, è il protagonista Silvio a farsi carico di tutto il peso della Storia, perseverando in una vana lotta a difesa dei propri ideali, osteggiata non solo dal sistema, ma anche dalla famiglia e dagli amici che a quel sistema non possono, o non vogliono, ribellarsi.
Memorabile, infine, la carrellata sui commensali aristocratici, colti nel loro squallore acchittato e imbellettato.