Ciaby 7½ / 10 26/12/2009 17:26:33 » Rispondi Torna Kawasaki a bleffarsi di tutto e di tutti. Kawasaki si bleffa dei gaijin (stranieri) e dei loro pregiudizi, si bleffa delle differenze tra classi sociali (inesistenti nella struttura politica, ma fin troppo tangibili in quella sociale) [l'attore famoso diventa mendicante] e finisce per bleffarsi dell'uomo stesso, ma anche della scienza [gli stravolgimenti delle relazioni fisiche] e della coppia [la donna che lascia il suo uomo per l'attore dei suoi sogni].
E si bleffa di tutto con la sua macabra/cinica/folle ironia, mescolando il tutto con un estro visivo/creativo che non ha eguali. Come sempre girato con mezzo euro e con attori espressivi quanto bachi da seta (soprattutto gli attori americani: imbarazzanti nel loro giapponese forzato), Kawasaki sprigiona la sua furia con una danza cieca quanto intrigante.