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CANICOLA regia di Ulrich Seidl

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  26/04/2005 00:07:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Haneke ha almeno il merito di interagire attraverso puzzle creativi che stimolano un processo morale all'interno dello spettatore Cosa stimola questo film? Non saprei. Tra gli short cuts di Altman (made in Osterreich) e il Von Trier più classico, un diadema di individualità repellenti incoerente e grottesco quando non involontariamente comico (squallido ed esilarante lo spogliarello della vecchia davanti al marito) Per dimostrare il proprio progressismo la giuria di venezia generalmente imbelle a un certo tipo di storie, l'ha premiato. Eppure io trovo il film fastidioso e irritante. Dicono "deve esserlo" ma Seidel che altro fa, oltre a immortalare questa fauna degenere nel suo apparato domestico (con quei finti-spot dove prendono il sole nelle rispettive piscine)? Eppure non è male: dilatato tra tempi lunghi e altri brevissimi con un montaggio (volutamente anche questo?) sbilenco e incongruo, ha il merito di aprire prospettive sull'assoluta inermità dell'era Haider e Post.haider. Certo non risparmia nulla allo spettatore: efferatezze di ogni tipo, momenti hardcore, violenza Bourgessiana, ma in un paio di occasioni realmente lucido (l'orribile stupro della minorata autostoppista dall'insopportabile parlantina, o il silenzio profano dell'ex marito separato in casa dopo la morte della figlia mentre assiste impotente alle relazioni dell'ex consorte) Ma Seidel non riesce a essere altrettanto persuasivo quando pretende di provocare lo spettatore con un gusto gratuito piuttosto effettistico al solo scopo di smuoverlo dal suo disinteresse E il torpore di quei condomini stesi metafisicamente al sole alla fine è lo stesso del nostro profondo e radicale cinismo Non ce ne importa granchè