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IL RE LEONE regia di Roger Allers, Rob Minkoff

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matt_995     9 / 10  29/12/2023 10:56:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io figlio della Pixar e della generazione Toy Story, con gran rammarico mi sono perso (anche se per un pelo) questi grandi classi del famigerato "Rinascimento Disney", culminato nel '94 col capolavoro indiscusso, The Lion King appunto. Poco importa se me lo sono perso da piccolo, il film è doppiamente apprezzabile quando sei più grande e si possono cogliere tutti i riferimenti alla letteratura shakespeariana e all' Amleto. La prima parte in particolare è una gioia per gli occhi (e le orecchie, considerate le pazzesche musiche di John, Rice e Zimmer e il monumentale doppiaggio italiano in cui spiccano due inediti Gassman e Solenghi) e il Nirvana per qualsiasi aspirante sceneggiatore, vista la precisione e la raffinatezza della scrittura. Simba un bimbo curioso che scopre il mondo, Mufana un padre autoritario ma sensibile che lo inizia appunto al mondo, Scar uno zio Claudio passivo-aggressivo e manipolatore con la battuta affilata sempre pronta. Per poi culminare in un incidente scatenante entrato nella storia e da cui è impossibile uscirne indenne con le guance asciutte.
Il film poi passa a una seconda parte che fila meno liscia, in cui Simba si ritrova per la prima volta fuori dal nido felice della sua famiglia e deve affrontare le spiacevolezze del mondo e della vita. Ecco, questa seconda parte mi ha convinto di meno, con Simba che subito (e troppo facilmente) si ritrova invorticato nelle avventure di Timon e Pumba, novelli Falstaff, mentre invece avrei preferito vedere più peripezie e disavventure del povero principe rimasto orfano. Una mancanza che mi ha un po' fatto scendere l'empatia nei suoi confronti, facendo passare la storia di amicizia coi due bontemponi e la storia d'amore con Nala in secondo piano. Poco importa, perché il film ha comunque ancora momenti meravigliosi come l'apparizione di Mufasa in cielo. E a me quel "Simba, mi hai dimenticato?!" Detto col timbro sofferente di Gassman mi spezza ogni volta che lo risento, facendomi versare ancora più lacrime della scena della morte.