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LA BELLA E LA BESTIA regia di Gary Trousdale, Kirk Wise

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Dom Cobb     6½ / 10  10/03/2013 20:43:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uscito nel pieno del periodo noto come "Rinascimento Disney", ossia quel decennio (1989-1999) in cui la factory di Topolino è riuscita a lasciarsi alle spalle la crisi degli anni '80 che l'aveva quasi portata alla bancarotta e a presentare una serie di prodotti a cartoni animati uno più di successo del precedente (questo, almeno, fino a un certo punto), "La bella e la bestia" è stato subito addittato, fin dalla sua uscita, come un capolavoro assoluto nel suo genere, un gioiello in cui ogni elemento funziona alla perfezione, emozionante, tecnicamente superbo e dalla grande morale.
Personalmente preferisco sorvolare sull'ambiguità della suddetta morale, la quale secondo alcuni è solo un trucco ipocrita, e parto subito dicendo che io non condivido affatto il comune pensiero che vuole questo prodotto Disney uno dei migliori, ma penso che le mie motivazioni siano diverse da quelle di altri che non ne sono entusiasmati.
Premetto, innanzitutto, che "La bella e la bestia" è stato fra gli ultimi Classici che ho visto durante la mia infanzia, e ricordo che non mi fece un'impressione pari ad altri film d'animazione della rinomata ditta; oggi, la mia opinione non è cambiata.
Non che trovi il film noioso o melenso o che so io, d'altra parte la Disney, le fiabe e le storie d'amore vanno sempre strettamente a braccetto, solo che non ho mai trovato in questo lungometraggio qualcosa che spiccasse in modo particolare, nessun elemento degno di nota: certo, l'animazione è a livelli davvero eccellenti, ma a parte questa, che altro c'è?
La storia si distacca abbastanza dalla fiaba originaria risultando, sotto certi aspetti, creativa ed originale,


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ma viene resa in maniera maledettamente poco incisiva:
1) I personaggi, innanzitutto, non esprimono appieno il loro potenziale: Belle è lo stereotipo della ragazza sognatrice e "fuori dal mondo", un cliché fra le principesse che costellano la filmografia disneyana che francamente inizia a stufare, la Bestia, speranzosa di spezzare l'incantesimo che l'affligge ma timoroso di essere rifiutato a causa del suo aspetto, è resa discretamente a livello di personaggio (per quanto riguarda il design, devo ammettere che fa davvero impressione), ma l'amore fra i due protagonisti sboccia forse un po' troppo in fretta a mio parere,


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mentre Gaston è magnifico nel ruolo dell'arrogante donnaiolo, mentre in quello del "cattivo" vero e proprio non è che ci stia proprio bene:


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Poi, ovviamente, i comprimari sono quello che sono, memorabili, divertenti e non troppo invadenti. Il tutto viene accompagnato da una colonna sonora e delle canzoni (firmate da un duo divenuto quasi leggendario, cioè Alan Menken e Howard Ashman) che, francamente, trovo alquanto sottotono, specialmente se paragonate a quelle della Sirenetta, del Gobbo di Notre Dame o della Principessa e il Ranocchio.
Dunque, a conti fatti, "La bella e la bestia" rappresenta per me un lungometraggio dalla qualità inferiore a quella che gli viene attribuita, che si distingue solo per l'animazione insolitamente ben curata e alcuni comprimari. Ma davvero per nient'altro.
Dom Cobb  04/11/2014 18:29:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
VOTO: 7