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THE BOX regia di Richard Kelly

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oh dae-soo     8 / 10  23/11/2010 18:32:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE. il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Capisco perfettamente come questo film possa aver così diviso gli spettatori. Temi tanto importanti dividono già di per sè, se poi Kelly pigia un pò troppo il pedale rischiando così di "esondare" alla MrNight, è ancora più facile che i detrattori (legittimi, ci mancherebbe) spuntino fuori da ogni vicolo. Io ho trovato The Box bellissimo e se è vero che ad un certo punto il rischio di overload sia elevato, è altresì innegabile l'altissimo livello di interesse che il film sa mantenere per tutta la sua durata.
1 SCELTA: prendereste un milione di dollari rendendovi però colpevoli della morte di una persona?
2° SCELTA: sacrifichereste la vostra vita per il bene di vostro figlio?

The Box scava dentro l'animo umano, ci pone davanti a due bivi in cui è difficilissimo scegliere la direzione. Il primo è puramente venale (per quanto venali possano essere 1 milione di dollari), il secondo una scelta di cuore. E' un test quello a cui è sottoposta la famiglia Lewis, un test che analizza la bontà, l'altruismo, l'etica, l'amore, un test cinico atto ad evidenziare se la razza umana è meritevole o no. Certo, il rischio di retorica è alto, ma l'atmosfera hitchcokiana, i toni insieme di noir, horror, thriller e fantascienza sono lì a mitigar tutto, a rendere The Box un film sì profondo e importante, ma allo stesso tempo un pochino fuori dalla realtà. Non ha rifugi The Box, non c'è perdono, redenzione, happy end, il suo cinismo è portato fino in fondo, la sua analisi sull'uomo compiuta in pieno. E' vero, troppi orpelli, troppe sottostorie, troppo decoro nella cornice, ma il soggetto raffigurato è bellissimo e raggelante.
Abbiamo completamente un libero arbitrio? Nel bellissimo finale ci viene proposta un'ipotesi terrificante. Come in una catena di Sant'Antonio, come se tutti gli uomini fossero legati insieme in una rete, come se le nostre volontà fossero collegate a quelle di altre persone, vediamo che appena una coppia preme il pulsante, DOPO che la coppia ha premuto il pulsante, Arthur Lewis preme il grilletto. E' come se l'Uomo che ha appena commesso un atto di empietà ed egoismo (il pulsante premuto) immediatamente debba essere punito in un suo altro esemplare che in precedenza aveva commesso lo stesso errore. L'Uomo uccide l'Uomo, il vizio, l'avidità, ci porteranno inevitabilmente alla distruzione. Distruzione che non consiste in un'invasione aliena, in una catastrofe naturale. Distruzione che, metaforicamente, siamo noi a causare a noi stessi premendo il pulsante.
Con le nostre stesse mani.
sandrone65  25/11/2010 11:26:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Effettivamente la tua "lettura" del film è interessante. A me TheBox ha fatto parecchio innervosire, forse devo dare a questo film una seconda change :-)