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THE BOX regia di Richard Kelly

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Invia una mail all'autore del commento L.P.     6½ / 10  26/07/2010 09:52:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Box: ovvero come incasinare un qualcosa che stava riuscendo maledettamente bene.
Per la prima mezz'ora è davvero un gran film. Teso, coinvolgente e profondo, nonostante la patina da episodio di Ai confini della realtà fuori tempo massimo. La Diaz è brava e rende molto bene lo spaesamento, l' avidità, il senso di colpa e la disperazione che segnano il percorso del suo personaggio. Il maritino è un po' scialbo ma va bene così. Non è lui che decide, non è lui che tira i fili, non è lui che si assume il peso di una responsabilità così grande.
Kelly gira bene (questo lo sappiamo tutti), ricrea fedelmente colori e ambientazioni anni '70. Per una volta, non ci sembra di assistere a una sfilata di moda vintage, ma veniamo catapultati in un periodo storico, e non è poco.
E poi

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e tutto quanto comincia ad andare in vacca. Il film diventa confuso, Kelly comincia a mettere troppa carne al fuoco, sottotrame che non c'entrano niente, cospirazioni e persino un pizzico di religiosità spicciola spicciola da tre lire in croce.
Peccato perchè con il finale il film si riprende e decolla di nuovo.
Però troppi sbalzi, troppa approssimazione, troppa voglia di stupire ingarbugliare a tutti i costi, fino a perdersi in un delirio disorganizzato senza nè capo nè coda.
Si salvano una bellissima atmosfera retrò, la bravura stilistica di Kelly che ci regala delle sequenze che restano impresse e un Langella strepitoso.