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WELCOME regia di Philippe Lioret

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jack_torrence     7 / 10  07/02/2011 19:42:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film dall'impianto classico, la cui principale forza, il cui vigore, sta nella trasparenza della denuncia, nella forza con cui riesce a coinvolgere emotivamente. Il finale è un'ottima via di mezzo tra il bisogno di catarsi e la volontà di non addolcire il messaggio con un lieto fine che fosse improprio.
Cinema didattico? Didascalico? Non mi perderei in sottigliezze inopportune. Questo è buon cinema; senza consegnarci un capolavoro, "Welcome" fa riflettere ed emozionare, ed è lontanissimo da ogni indulgenza, compiacenza. Evita il rischio, cioè, di "nobilitare" l'animo dello spettatore facendolo sentire inopportunamente migliore di quello che è: al contrario, è azzeccato e funzionale il fatto che il personaggio del maestro di nuoto sia generoso e disponibile in un modo tanto fuori dal comune. Rende più facile identificarci nei suoi deprecabili vicini di casa. Ed è giusto che sia così: sono i loro zerbini a portare scritto quell'ipocrita "welcome" che tutti ci riguarda - e ci dovrebbe turbare molto.

Forse, a margine della vicenda principale, ha il limite di lasciare troppo programmaticamente inspiegabili (oltre che inspiegati) quali possano essere stati i motivi della crisi coniugale tra il maestro di nuoto e la moglie. Entrambi personaggi "positivi", appaiono troppo in sintonia perché la loro separazione possa evitare di sembrare soltanto una scelta di sceneggiatura atta a far risaltare l'amore idealizzato che il personaggio del ragazzo incarna.
E il destino finale dell'anello (correlativo oggettivo dell'intera vicenda) l'ho trovato un po' fuori contesto. Lì il film scivola di fronte alla tentazione di consolare almeno un po' lo spettatore (ma era davvero necessario?)