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RICKY - UNA STORIA D'AMORE E LIBERTA' regia di François Ozon

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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89     9 / 10  09/12/2011 01:52:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ozon non sbaglia un colpo e anche stavolta sforna una bomba ricoperta di zucchero filato, poetica e happy ending solo x i piu' sprovveduti che non conoscono l'infinito cinismo del regista francese.
L'inizio è in realta'la fine del film,dopo 2 minuti sappiamo gia' che questa storia non potra' avere un lieto fine ma noi non siamo Ozon, abbiamo ancora sentimenti di speranza dentro di noi e quindi man mano che il film prosegue ci lasciamo intenerire dalla favoletta del bimbo con le ali e della madre iperprotettiva ,della famigliola felice, del ''non tutti i guai vengono x nuocere'' e vissero tutti felici e contenti, DIMENTICANDOCI che tutto quello che stiamo vedendo in realta' è frutto dell immaginazione di Katie,la quale abbandonata da Paco ,a livello inconscio non riesce ad accettare l'idea di aver dovuto dare in adozione il proprio bimbo e quindi elabora un sogno/viaggio mentale x sentirsi meno colpevole.
Il film fornisce anche spunti di riflessione ''secondari'' quali il dualismo madre-figlia , la ''castrazione'' dovuta all eccessivo affetto materno e l'emarginazione sociale ma i temi centrali della pellicola secondo me sono proprio l'incapacita' umana di farsi una ragione in seguito ad una perdita importante ( come nel precedente Under the sand), la trasformazione (inconscia?) della realta' al fine di renderla accettabile a se stessi ( the swimming pool ) e il bisogno morboso di maternita' ( regarde la mer).
RIcky è una gelida summa dei + importanti lavori del maestro parigino, un film,come gia' detto, che puo' risultare ''soft'' o superficiale solo ai + sprovveduti ma che in realta' è l'ennesima gemma incastonata nella mostruosa (in senso buono) filmografia del Maestro Ozon