Satyr 8½ / 10 17/03/2010 19:32:28 » Rispondi Audiard dirige una pellicola da incubo, assolutamente anticonvenzionale praticamente in tutto, tanto iperrealista quanto violenta, caratterizzata sempre da un estetica rigorosissima, capace di immergere lo spettatore in un microcosmo che va ben oltre i classici clichè del prison movie...scordatevi quanto visto da molti anni a questa parte, qui c'è molto di più. Originale e coraggioso, sia nella scelta del protagonista che nel ribaltamento del classico assunto di base: niente pseudo-eroe riabilitato che riconquista la dignità sfuggendo alla malavita, ma un semplice ragazzo che propio grazie alla galera ne comincia ad assaporare le potenzialità, compiendo un vero e propio percorso di iniziazione...niente di più vero. Strepitoso l'esordiente Tahar Rahim nei panni del protagonista, secondo solo a Niels Arestrup, anche lui bravo propio perchè lontano dal clichè del vecchio capo mafia visto e stravisto decine di volte. Il top della stagione con Haneke e Tarantino.
goat 17/03/2010 20:44:29 » Rispondi satyr ma la scena dell'omicidio dei mafiosi nel jeeppone? da brivido. io avevo una modesta erezione, non lo nascondo.
Satyr 18/03/2010 00:20:31 » Rispondi ahhhh con me sfondi un cancello, dopo trenta minuti ero già tutto bagnato: Malik che uccide l'arabo dentro la cella con la lametta... ho riguardato l'intera sequenza almeno 4 volte...che spettacolo di film...