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ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (1951) regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson

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elio91     8 / 10  01/07/2012 16:08:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pur essendo uno dei più conosciuti ed apprezzati classici Disney, Alice in Wonderland è forse anche quello meno adatto a dei bambini.
Parlo per ricordi d'infanzia, il film a differenza di altri Disney mi piaceva solo a sprazzi (caduta di Alice, la festa di non-compleanno, la parte finale con la Regina) ma del resto altre mi inquietavano molto non riuscendo a carpire la logica amorale della storia psicotica di Carroll. Oggi posso dire di non riuscire ANCORA a capire nulla di questa storia ambigua, eternamente affascinante quanto enigmatica quanto il suo creatore Carroll e la sua passione per le bambine e la piccola Alice.
Se il romanzo (anzi, i due romanzi compreso Attraverso lo Specchio) restano per me ancora più belli della trasposizione è perché manca una sorta di personaggio positivo in questo universo di incomunicabilità. Fateci caso: Alice trova personaggi a frotte, dei più disparati e strambi, ma non riesce ad imbastire un dialogo che sia uno con loro; tutti i discorsi sono privi di comunicazione, cozzano con una folle logica del paese meraviglioso che suo malgrado Alice si trova ad attraversare (Brucaliffo in primis, ostile e che da bambino mi infastidiva tantissimo per le sue domande).
Il merito di Walt Disney, ossessionato si potrebbe dire da questa trasposizione che da sempre ha voluto fare, è stato quello di lasciare carta bianca ai suoi creativi disegnatori e sceneggiatori al punto che si rispecchia fedelmente in immagini ciò che nel romanzo veniva tradotto attraverso giochi linguistici (intraducibili in italiano).

Ciò che rimprovero al film Disney è la mancanza di empatia con la protagonista e di emozioni che diventa impossibile provare travolti dalla follia esplosiva di un mondo in cui tutto è sovvertito e folle.
Ma impossibile non restare estasiati dai colori psichedelici, dai giochi di rimpicciolimento e ingrandimento, dalla festa spassosissima di non compleanno, dalla regina di Cuori che da piccolo mi faceva paura ma ora come il resto mi fa spanciare, dalle carte che dipingono di rosso le rose, dalla favola crudelissima del tricheco e il carpentiere (macabra dietro tutta la canzonetta allegra come poco la Disney ha osato poi successivamente).
"Classicissimo" in ogni caso, la Disney all'epoca non ne sbagliava una.