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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Gabe 182     8 / 10  06/05/2013 01:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Posso capire chi non ha digerito questo film, siamo davanti ad uno dei film più perversi e cattivi della storia del cinema, ma allo stesso tempo un messaggio chiaro e forte da parte da Pasolini viene lanciato.
Il messaggio non riguarda solo al periodo fascista che è stato quello che è stato, va oltre, un vero e proprio messaggio contro al sistema che ci circonda, a tutta la m...a che il sistema consumistico capitalista produce, e noi, siamo cani al guinzaglio di chi è al potere di questo sistema, ci fanno fare tutto quello che vogliono, e qui volevo allacciarmi al messaggio ideologico contro al potere, ad un potere totalmente anarchico, fa quello che vuole, e noi subiamo la sua anarchia, pensando di essere liberi, ma liberi non lo siamo. E infine il sesso come violenza, come metafora di potere (basta vedere cosa succede in un rapporto sadomaso) e confronto alla trilogia della vita (per ora ho visto solo il decameron), viene denigrato e reso sadico. Questo è il messaggio che vuole lanciare Pasolini, in maniera straziante sadica e cattiva, ma purtroppo reale, e posso capire (ripeto) chi non riesca a digerirlo, ma anche questo è un modo di esprimere i propri rancori e i propri malumori nei confronti del sistema attuale.
Il resto sono minuti di angoscia, tristezza e pazzia.
Per quanto riguarda la parte tecnica, bellissima la regia, buona anche la scenografia, belle le musiche di Morricone.
Voglio concludere con una frase che mi è rimasta impressa di Pasolini, che ho letto e trovato anche nella recensione:"È un potere che manipola i corpi in modo orribile e che non ha nulla da invidiare alla manipolazione fatta da Hitler: li manipola trasformando le coscienze, cioè nel modo peggiore; istituendo dei nuovi valori alienanti e falsi, che sono i valori del consumo; avviene quello che Marx definisce: il genocidio delle culture viventi, reali, precedenti", più chiaro di così.
Capolavoro malato del regista Pasolini, non sono mai riuscito ad apprezzare appieno come poeta, ma in questo caso devo dire che con questo film ha svolto una grande prova, non consiglio a tutti di vederlo, solo per chi è adatto e forte di stomaco.
Niko.g  13/05/2013 00:05:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unica cosa poco digeribile è che metti sullo stesso piano il fascismo e il sistema attuale. Leggiti la Costituzione italiana e abbi un po' di rispetto per chi ha speso la sua vita per rendere democratiche le nostre istituzioni, grazie alle quali sei libero di esprimere il tuo pensiero e di riciclare slogan sessantottini morti e sepolti.
Gabe 182  13/05/2013 01:34:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La tua risposta non tiene ne capo ne coda, la costituizione italiana l'ho letta e la rileggo tutti i giorni perchè ci sono dentro e la conosco molto bene, per caso nel mio commento c'è scritto fascismo uguale capitalismo consumistico?? ho scritto per caso Nasci, consuma e crepa uguale dittatura fascista?? ma che stai dicendo?? ho detto che la critica del film, va oltra alla critica sul fascismo! intendendo che non si ferma a quello! ma critica l'attuale sistema consumistico capitalista!
Mi dispiace poi avvisarti che non ho mai riciclato slogan sessantottini, anzi, io l'unico slogan che cito e riciclo e sempre quello di pensare prima di scrivere, così si evitano *******t.e di livelli colossali!
Niko.g  15/05/2013 21:49:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti faccio notare che sono le tue parole a richiamare un certo passato regime: "siamo cani al guinzaglio…, ci fanno fare tutto quello che vogliono", poi parli di "un potere totalmente anarchico, fa quello che vuole, e noi subiamo la sua anarchia, pensando di essere liberi, ma liberi non lo siamo".
Mancano solo le fucilazioni e poi siamo a posto.
Quella di prendersela contro il "sistema", perché siamo schiavi del "sistema" e siamo oppressi dal "sistema" ed è tutta colpa del "sistema", è uno slogan su cui ha campato la sinistra più ottusa e ideologica. Hai addirittura tirato fuori Marx, ti rendi conto di questo?
Allora dico, prima di sparare a zero contro il capitalismo, rifletti su cosa esso rappresenti realmente. Se sia uno strumento di tortura e di oppressione o se invece sia costituzionalmente riconosciuto e garantito perché fondato sulla libertà dell'individuo di realizzarsi autonomamente. Ti accorgeresti che le sue radici sono immerse nella Costituzione e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che difendono la libertà degli individui di avviare e svolgere attività economiche in un'economia di mercato libera e concorrenziale e che non c'è nessun mostro che vuole farti mangiare la m erda. Al limite chiamiamo i NAS e risolviamo la faccenda. Coraggio.
Questo film è solo un concentrato di disfattismo aberrante e niente più.