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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma     10 / 10  03/01/2013 11:29:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Disperata e agghiacciante discesa nell'inferno del potere, della perversione sessuale, dello stupro sia fisico che psicologico.
Indagando il male assoluto nell'uomo, Pasolini si congeda (involontariamente) dal cinema e dalla vita con uno dei film più disturbanti eppur significativi di sempre.

Non per tutti i gusti, a tratti insopportabile per efferatezza e capacità di farti sprofondare in un clima di squallore fuori dal mondo (l'ambientazione mette i brividi e i quattro Signori hanno volti e recitazione da incubo).

Liquidare il film solo per la violenza è un torto al senso profondo di un'opera, ripeto non per tutti i gusti, che rimarrà insuperabile.

Il finale è memorabile e a chiusura del film si ha la netta sensazione di aver vissuto una vera esperienza artistica e sensoriale.