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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     10 / 10  09/07/2011 17:05:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo scopo di Pasolini era quello di utilizzare lo sfrenato uso del potere, portato all'estremo della degradazione sessuale, come metafora del fascismo, visto come una filosofia che venera il potere in sè. Ma ci sono anche altri contenuti. In una scena particolarmente famosa una ragazza nuda viene forzata a mangiare escrementi, secondo Pasolini una metafora del consumismo capitalista e della sua produzione cibo-spazzatura. La fine del film é un'orgia crudele in cui alle vittime strangolate e scuoiate vengono tagliate le lingue e bruciati i capezzoli. Il tutto si svolge tra la musica dei CARMINA BURANA di Carl Orff, che Pasolini considerava musica fascista, e una lettura dei CANTOS di Ezra Pound, il poeta americano che sostenne Mussolini. Il film ha un innegabile potere scioccante, ma ciò che in assoluto risalta più inquietante é il fatto che da questo punto della sua carriera l'autore abbia assunto un atteggiamento ambiguo verso il corpo e la sessualità. Se l'obbiettivo della pornografia é eccitare il desiderio sessuale, SALÒ non rientra in questa definizione, perché il suo effetto, e presumibilmente il suo scopo, é di provocare il disgusto. Poco dopo che questo film intenso e sconvolgente venisse termimato, e prima della sua uscita, Pasolini fu assassinato.SALÒ fu censurato in molti Paesi e solo di recente é stato messo in commercio in UK e negli USA.
PaulTemplar  11/11/2011 12:12:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo in toto