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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Doinel     10 / 10  14/08/2010 23:56:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il film più disperato e disturbante della storia del cinema. Una metafora estrema e tremenda del potere che mercifica i corpi e che a distanza di trent'anni ha acquistato una simbologia molto più concreta nella società moderna, basta guardare la televisione per renderse conto. Il film preannuncia, quasi come un presagio, la decadenza e l'annientamento dell'utopia marxista e cristiana che Pasolini già avvertì bene nella nuova generazione degli anni 70, basta ascoltare i suoi discorsi sul conformismo giovanile. Direi che Pasolini ha fatto c'entro, ha firmato l'opera infernale che più si addice alla società consumistica, incapace di una rivoluzione, di un'alternativa perchè schiava di essa. Tremenda la sequenza in cui le vittime urlano in vano "Dio perchè ci hai abbandonati?" quasi a dimostrare quanto anche la "nuova" religione cattolica sia vana perchè fa da spalla al potere come un oppio che mortifica le anime, rendendole prigioniere e masochiste.
Un incubo, da fare una sola volta però...