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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Yosseph     9 / 10  20/06/2010 13:47:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Salò o le 120 giornate di Sodoma è un film particolare, che polarizza, estremamente metaforico e di difficile valutazione.
Non si può pretendere di capire il film se non si conosce il Pasolini pensiero, il Pasolini artista, il Pasolini intellettuale.
Ciò che più angoscia è che l'espressione della sua visione del potere nella società è oggi più che mai di desolante attualità, culmine dell'iniquità umana.
Se le idee pasoliniane sono già note, alcune espressioni colpiscono profondamente: "il potere mercifica i corpi" sintetizza al tempo stesso il suo film e il suo credo, con la scontata conclusione che ci troviamo di fronte ad un film altamente rappresentativo di chi lo ha pensato, scritto e infine girato con una cura ed un'attenzione che non aveva mai avuto prima.
Pasolini non fa mistero di essere deluso dalle nuove generazioni, i giovani hanno valori diversi, valori nuovi; sono "imbecilli con valori piccolo-borghesi alienanti e falsi, imposti dall'alto". L'evoluzione della società ha permesso libertà nuove che di fatto sono sfociate in un edonismo consumistico, imposto da un potere intento a celebrare se stesso, un'autocelebrazione del nulla, un potere anarchico.
Pasolini non è mai stato un pensatore comodo, questo film non aggiunge nulla alla sua figura nemmeno nelle esagerazioni, ma dice molto della sua poetica dietro la macchina da presa.

Ineccepibile dal punto di vista stilistico, il film vanta una fotografia sublime.