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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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julian     8½ / 10  07/09/2009 01:57:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da quel poco che so di questo autore plurimo, l'apoteosi di Pasolini, l'esasperazione di tutte le sue tematiche, il ribaltamento del sesso proposto nella trilogia della vita.
Il film, in un modo o nell'altro, dovrebbe colpire tutti. Voglio dire che, anche non essendo informato sul pensiero di Pasolini, sulle sue opere, sulle particolari condizioni che lo portarono a girare Salò e sulle vicende che seguirono, chiunque può apprezzarlo, magari nel modo sbagliato, trovandolo cioè semplicemente buffo o bizzarro o estremo. Non ho studiato Pasolini, non lo conosco neanche cinematograficamente, però il film mi è piaciuto, pur riconoscendo di non aver compreso ogni aspetto metaforico che lui voleva evidenziare e di non aver affrontato prima, sebbene mi fosse stato caldamente consigliato, la visione della trilogia della vita.
Almeno però posso dire di non essere tra quelli che lo hanno visto e gradito solo per i suoi nudi, le sue perversioni mascherate da intellettualismi e la sua dimensione inamovibile di film maledetto.
Detto questo, la narrazione oggettiva è terrificante; ne deduco che ciò a cui sottende (la dittatura, il capitalismo e chissà quant'altro) lo debba essere ancora di più.
Le facce appartengono ad attori sconosciuti o quasi (Paolo Bonacelli) e bastano da sole ad esprimere la sozzeria di quel mondo infimo, una succursale dell'inferno sulla Terra (si pensi ad esempio alla faccia di Quintavalle... terribile).
Altro elemento volutamente rimarcato è l'ossimoro che denota ciascuno dei quattro signori e delle quattro donne: sadici, sodomiti, sanguinari, coprofagi, masochisti ma colti e raffinati. Basti pensare ai racconti delle esperienze passate dalle donne, narrati con un linguaggio forbito e una voce morbida.
Le perversioni, ovattate in questo modo dal parlato, appaiono ancora più potenti.
In conclusione Salò mostra abbastanza scene scandalo da far parlare di sè per altri vent'anni, ma non bisogna prenderlo come l'unico elemento d'interesse, come spesso si fa.
Da visionare.