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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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quadruplo     9 / 10  23/11/2008 14:01:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse uno dei film più estremi e controversi della storia del cinema, Salò riesce a sconvolgere lo spettatore mostrandogli tutto quello che è considerato tabù (oggi, figuriamo più di trent'anni fa) basando la sua struttura su una moltitudine di temi e simbolismi non facili da cogliere senza un'accurata analisi. Da non conoscitore del cinema di Pasolini appare comunque chiara la sua critica verso la borghesia e il totalitarismo -che ha avuto la sua massima espressione nel nazi/fascismo-.

Più interessante trovo il suo pensiero sulla condizione umana.
Nella discesa infernale sembra che Pasolini voglia riportare l'uomo ad una condizione primitiva, dove le regole sociali e il rispetto sono completamente cancellati e vige unicamente la legge di coloro di comandano, i quali possono dar sfogo a tutti i loro pensieri e perversioni.
Ma la malvagità e la perversione estrema è inisita nell'uomo o appartiene solo ai potenti?Il dolore inflitto dai signori è una manifestazione massima di potere, ma non potrebbe essere che gli stessi ragazzi si sarebbero comportati nello stesso modo se si fossero trovato in una condizione di comando?