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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  24/10/2008 16:12:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ferocissimo atto di accusa contro il Potere, che si enuclea in una sorta di “viaggio” dantesco articolato in quattro (numero ricorrente nell’opera) momenti, nei quali si mettono in scena perversioni estreme quali metafora della degenerazione di chi governa la società. Tutto è concepito in un perturbante crescendo che, partendo dalle torture fisiche per poi proseguire con la violenza sessuale e la scatofagia, culmina in uno sfogo necrofilo seguito dalla agghiacciante immagine dei due ragazzi che ballano: segno di una indifferenza dovuta alla assuefazione alle nefandezze e alle crudeltà perpetrate dai Potenti di turno.
Il sadismo di cui è permeata questa scioccante (e imprescindibile) opera si pone come il paradigma della prevaricazione dei più forti sui più deboli, il cui perpetuarsi, dalla notte dei tempi, è destinato a non avere fine, ma soprattutto ad essere accettato passivamente quale inoppugnabile ed inevitabile stato delle cose, così come manifesta l’ultima raggelante sequenza.
StranzCronenber  08/07/2009 14:59:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
All'analisi, precisa e condivisibile da te proposta, mi permetto di aggiungere una breve annotazione.
Ritengo sia molto significativo il fatto che alcuni dei ragazzi imprigionati nella tenuta si lascino corrompere a tal punto dalla malvagità dei loro aguzzini, da arrivare a tentare di passare dall'altro lato della barricata.
Potrebbe certo essere soltanto un segno della debolezza di costoro, spinti a tale compromesso dall'istinto di sopravvivenza; tuttavia, l'impressione che ho avuto è diversa: persino le vittime del potere, invece di maturare un sano odio per i sopraffattori, odio che dovrebbe portarli a ribellarsi ai soprusi, ne restano invischiati fino a desiderare di far parte di quella ristretta cerchia di despoti.
Ed in effetti, è ciò che è accaduto negli anni successivi della storia della nostra Repubblica; la coscienza di classe è andata a farsi benedire, e persino l'operaio spera un giorno di diventare padrone, e (ecco la differenza rispetto all'epoca precedente) crede pure che ciò sia realizzabile.

ULTRAVIOLENCE78  09/07/2009 10:08:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, la tua annotazione è fondatissima e plausibilissima.
Quanto al numero dei commenti da me postati, ti posso garantire che c'è gente che ha fatto di molto meglio: diversi hanno superato il migliaio, e poi ci sono due casi "umani" che sono oltre i 2500 commenti!
StranzCronenber  09/07/2009 18:38:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
wow, magari li pagano per commentare i film! Certo, sarebbe il mestiere più bello del mondo! 5 ore al giorno per guardare film, e 2 ore per commentarli. Va beh, torno a lavorare, che è meglio. :(