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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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paride_86     9 / 10  13/10/2008 18:11:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo film di Pasolini è un racconto perverso, disturbante, simbolico e volutamente disgustoso. Il regista si serve della violenza per farne metafora di potere (e del totalitarismo) che chiama altro potere, continuando un cerchio concentrico che sfocia necessariamente nel sangue, nel dolore e nella sessualità estrema, concepita come umiliazione e sopraffazione. Il film ha un impatto visivo formidabile e al tempo stesso violentissimo.