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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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JOKER1926     7 / 10  27/08/2008 15:54:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In una anomala classifica delle pellicole più orride, efferate, inumane, bestiali di tutti i tempi troviamo al vertice senza alcun dubbio "Salò o le 120 giornate di sodoma"...
Pier Paolo Pasolini si supera confezionando un Opera che ha fatto e farà per sempre scalpore…

Prima di penetrare nei remoti meandri del film è doveroso trattare (anche in modo superficiale) le "caratteristiche mentali" del regista…
Pasolini era sicuramente di sinistra, ma non doveva diffamare la destra, (il fascismo nel film non centra niente!) ma comunque viene clamorosamente infangato questo movimento…
Il "processo di diffamazione" continua… verso il finale perde la vita un ragazzo che era con la ragazza di colore (il pugno chiuso era davvero indispensabile!?!)…
Il regista introduce (per pure necessità si spera ) il fascismo come metafora del potere e poi la tralascia per riprenderla in modo fine e provocatorio verso il finale con la scena citata…
Su il tutto non sono assolutamente d' accordo, leggendo la trama (senza aver visto il film) si può attaccare gratuitamente il fascismo… Clamoroso Pasolini!

Quattro potenti fascisti (ripeto fascismo è solo metafora di potere, di supremazia…) imprigionano in una grandissima abitazione una serie di persone: vecchie putt.ane, giovani e giovane…
Lo scopo dei potenti è quello di "saziare" le proprie "voglie"…
In linea di massima lo spettatore potrebbe pensare ad un' orgia sensuale che inizia e si arresta al piacere di scopare…
Ma questa "ingenua " concezione è stroncata all'istante…
Dietro le mura della grande casa si genera l'impensabile…
I quattro "signori" circondati da giovani e giovane (alcune di esse molto piccole, quasi bambine), godranno in modo assai perverso…
Il sesso metaforicamente è il "punto di coesione" fra i potenti e i deboli…
Solo che i primi lo fanno con immenso piacere, la seconda classe è puramente costretta nell'agire in questo ambito (ovvero quello sessuale)…
Ma come detto il sesso è solo un "ritaglio" dell'intero catastrofico "mosaico" perverso…
I giovani devono mangiare addirittura i loro stessi escrementi, legati al guinzaglio leccano e mangiano cibo…
Questa pellicola è composta da scene al limite dell' immaginabile, la scena del chiodo "impastato" nella torta e poi dato alla ragazza è l' apice della violenza…(ma forse apice è esagerato! siamo solo all'inizio…)

Pasolini crea un film "Dantesco", in esso ci sono diversi richiami numerici (il numero 4), infatti su questo semplice numero si generano tutti i "tasselli" che compongono il Maestoso Ribrezzo…
Infatti sono quattro i "volti" della pellicola: il Potenti, I soldati, I servi e le vecchie "dame"…
Inoltre il regista "scompone" il film in quattro "porzioni": "Antinferno", "Prologo" , "Girone della mer.da", "Girone del sangue"…
Il film si "nutre" di violenza, mortificazioni e di meschinità allo stato Solenne…

Le vittime impotenti sono costrette a concedersi in ogni senso ai "Padroni"; la parte iniziale è molto interessante, c'è la "selezione" delle future vittime, dopo tutti sono trasferiti nel grandissimo luogo…
Ogni vittima è spaventata, incosciente di ciò che a breve si genererà dai corpi e dalle menti dei Padroni…

Pasolini esagera, i quattro potenti inglobano praticamente tutte le possibili ed immaginabili perversioni umane, sono pedofili, si eccitano nel vedere persone morire, sono omosessuali, e assurdamente malati…
Essi sono esseri ripugnanti, mangiano le feci delle loro vittime, si fanno scopare da giovani di 14/15 anni, ingeriscono urina di altri…
La cattiveria umana è illimitata, ma il regista supera questo "immaginario" limite e penetra incredibilmente nell'abisso dell'impossibile e della crudeltà assurda, impensabile , scioccante,traumatizzante …
Dopo la prima parte il film si "rassoda" e prosegue nella sua lunga "marcia" di disgusto…
"Il girone della me.rda" è una parte maledettamente crudele, le vittime ingeriscono (addirittura con cucchiai) le feci…
La tavolata "imbandita" dagli escrementi dei componenti della casa è disgustosa, a mangiare queste "delizie" sono in primis i quattro "signorotti"…
I giovani impotenti si lasciano andare fisicamente e psicologicamente, ormai sono costretti a morire (soprattutto sul piano mentale) e sottomessi non hanno assolutamente via di salvezza…
L'ultima parte della pellicola ("Il Girone del Sangue!) è la somma celebrazione della violenza allo stato Interstellare, i potenti si eccitano nel vedere ragazzi torturati; il fuoco sotto il pene, "cavate" di occhi , tagli da mattatori alle serve e torture inumane compongono l' enfasi di questa convulsa pellicola…
Le idee di Pasolini diventano pura e crudele realtà grazie agli egregi effetti speciali, fotografia buona e applausi al "maledetto" cast, gli attori praticamente inglobano l'essenza del male, della perversione…
Una mostruosa scena (durante il primo racconto della vecchia "dama") vede protagonista un Potente osannare allo spasimo la donna, l'uomo vuole tutti i dettagli sulla sua "avventura" sessuale…
"Salò" è un mosaico di scene crude e fuori da ogni logica, film destinato a poche persone (come Me), la pellicola è brutale è suggestiona a morte il pubblico…

All'epoca questa pellicola fu censurata e maledetta pressoché da tutti, numerosissimi tagli e varie animatissime discussioni…
I quattro maniaci nel film sono anche pedofili e diventano icone "mortali", estremamente pericolose per la massa (soprattutto quella giovanile)…

Pasolini dunque denuncia palesemente l'abuso di potere da parte dei potenti, il regista evidenzia in modo netto, limpido l'abisso sociale (fra ricchi e poveri)…
Come Lado anche Pasolini è spudoratamente contro la borghesia, molte le scene che lo fanno intendere…
I potenti sono persone apparentemente fini e istruite, abiti di classe nascondono i corpi malati di essi…
Ma ripeto il regista eccede generando un film mostruoso fuori da ogni canone di logica , lo spettatore sarà disgustato…

La scena finale è eloquente, Pasolini attacca nuovamente la borghesia, le giovani guardie ballano e pensano ad un roseo futuro con le rispettive ragazze…

"Salò o le 120 vittime di Sodoma" è un film che denuncia il potere (il regista comunque aveva delle idee estremiste di sinistra a Mio Avviso) dei potenti che si nascondono e si esaltano in un caldo ed elegante vestito nascondendo la loro insana voglia di perversioni e di uccisioni…
Oltre a questioni socio-politiche, Pasolini retrocede alle origini affermando con metafore e varie simbologie il male incurabile del mondo: La violenza…
Ma dietro questo grande e remoto problema ne nascono altri: la perversione, il senso di superiorità, la meschinità …
Viaggio nella massima esposizione della perversione che fa rima con Morte…
Il film quindi non si ferma all'effetto visivo (già sconvolgente) ma milita nel profondo e tratta argomenti pesanti e noti, anche se il tutto da Pasolini è amplificato in modo pazzesco, infatti il regista ha come obbiettivo soprattutto quello di denunciare le alti classi della società, potenti della politica rei di sfruttare i deboli,ma sbaglia celebrando la (presunta)c attiveria dell'alta classe in modo catastrofico, spropositato e illogico…

Comunque la pellicola bene o male impressiona lo spettatore e rimane impressa nelle menti della massa, il sangue, le violenze psico-fisiche, e le più indicibili perversioni si aggregano in questa bestiale pellicola degna di una totale e irrevocabile censura…
Zero00  27/08/2008 18:03:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per capire Pasolini e per capire il suo ultimo, grande capolavoro cinematografico bisognerebbe prima studiare tutta la sua produzione, se non in particolare (ci vorrebbe una vita) almeno in generale. Lanciarsi in analisi superficiali ha poco senso e valore.

Prima di tutto Pasolini non condanna la destra, si può dire tutto di lui tranne che fosse così bigotto. La condanna è tutta rivolta al potere in generale, di cui il sesso, nel film, è espressione. In questo film infatti il sesso, per Pasolini, diventa metafora dell'obbligo sociale a cui l'individuo viene sottoposto, mentre nella sua filmografia precendente (vedi Teorema) era rappresentazione della sacralità primitiva dell'individuo (quindi il cambiamento è sostanziale). Questo perchè, secondo l'ultima concezione personale di Pier Paolo, con l'avvento del neo capitalismo siamo entrati in una nuova fase del fascismo (da cui l'ambientazione in epoca fascista, ma con un regime sul punto del collasso), fase omologatrice, che trasforma l'individuo dall'interno (infatti nel film i ragazzi sono impossibilitati a qualsiasi reazione nei confronti dei loro aguzzini), un potere in grado di istituzionalizzare persino la perversione...

Quindi trovo ridicolo affermare: Pasolini era comunista e in questo film infanga la destra, soprattutto dopo un film come Uccellacci e Uccellini dove il regista sancisce la morte dell'ideologia.
Invia una mail all'autore del commento wega  28/08/2008 11:12:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accidenti...ti posso inserire nella mia lista amici? Ti scriverò comunque un PM perchè ho visto "Uccellacci e uccellini" proprio ieri sera, e, non c'ho capito un *****! Per lo meno non ho colto allegorie su morti di ideologie politiche o quant'altro etc etc..ok?
Zero00  28/08/2008 12:19:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, ok...
Invia una mail all'autore del commento wega  28/08/2008 11:12:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accidenti...ti posso inserire nella mia lista amici? Ti scriverò comunque un PM perchè ho visto "Uccellacci e uccellini" proprio ieri sera, e, non c'ho capito un *****! Per lo meno non ho colto allegorie su morti di ideologie politiche o quant'altro etc etc..ok?
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  30/08/2008 12:41:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
wega, sei una "persona" mediocre....
non pensi...
sei l'essenza del "concetto" "metafsico" di "massa"
Invia una mail all'autore del commento wega  09/09/2008 21:33:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dah, tra l'altro quella della morte dell'ideologia era la cosa più semplice, mi era proprio sfuggita la frase del corvo che diceva che veniva da un paese che si chiama "ideologia"..ma non è un pò didascalico così poi a far morire il corvo? E' lì che s'intende per didascalico?
JOKER1926  27/08/2008 18:14:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ho detto in modo netto e palese che era comunista...
però e molto chiaro che il regista attacca la destra, in modo pacato forse ma sicuramente "usa" il fascismo per generare le sue concezioni, questo movimento e messo quindi in discussione e come detto ci sono scene pro-comunismo (Il regista è comunque un uomo di sinistra...)
Questa la Mia opinione...
JOKER1926  27/08/2008 18:19:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, ma sono teorie futili, il potere c'è sempre stato, ma Il regista abbonda con scene crude e poco "concrete"...
In pratica Secondo Me trattare meteforicamente un argomento come quello del potere "deviato" non è il Top, meglio altri film come "l'ultimo treno della notte" un film più relale, coinvolgente meno politico e molto concreto...
Zero00  27/08/2008 18:37:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so se lo sai, ma stai dando del futile a teorie tra le più accreditate da fior fior di studiosi. Basta aver presente l'autore nella sua totalità d'intellettuale per potersene accorgere. Tra l'altro questo film è ispirato ad un romanzo che secondo me è cento volte più crudo di questo film e quelle scene che tu chiami poco concrete sono state liberamente tratte da sevizie veramente compiute. Tutt'ora ce ne sono di peggiori in angoli più reconditi e bui di questo mondo.

Pasolini scaglia una critica alla situazione a lui contemporanea (che guarda caso si è trascinata fino a i giorni nostri), non fa differenza tra i potenti e le loro vittime, i primi carnefici e i secondi privi di quell'animalità e istintività che avrebbe permesso loro di sottrarsi a quelle pratiche di potere.
L'unico modo per trattare un argomento simile era, secondo me, farlo nel modo in cui l'ha fatto Pasolini.

Tu hai espresso la tua opinione, ci mancherebbe, come tale è degna di rispetto. Il film tra l'altro non è tra i più digeribili. Speravo solo che, dopo tanto tempo e dopo tutto quello che ha dovuto subire, a Pasolini potessere essere riservato un trattamento diverso da quello di dargli dell'uomo di sinistra o di dire che "infanga la destra".
JOKER1926  27/08/2008 18:52:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho attaccato Pasolini, ho solo "punzecchiato" il regista nel mettere sul banco degli imputati i fascisti...
chi non è a conoscenza del film può farsi delle brutte idee su questa corrente politica...
le vittime dovevano solo subire, non avevano via di scampo...
c'erano i soldati (forse quelli che vanno meglio di tutti...)
ma tutto questo "accanimento" contro una classe dei potenti (politici) non è il massimo, poi sono fatti inventati, non si sono verificati veramente quindi il regista penetra troppo nella presunta cattiveria dei potenti, gay, pedofili, mah...
un po' troppo..!
A Mio Parere...
JOKER1926  27/08/2008 19:00:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente ciò non toglie che il film in considerazione è ben fatto, pellicola che bene o male (leggi il mio commento) ha una sua funzione metaforica...
Ma questa funzione è amplificata bestialmente da Pasolini...
ripeto il film di Lado è molto meglio, questo attacco "astratto" del regista è fine a se stesso...
mentre aldo Lado milita nel profondo ma paradossalmente rimane in superificie trattando semplicemente (e magnificamente) il problema violenza e i "sequel" di questa "malattia" dell'uomo in modo strettamente concreto con scene cruenti mirate, logiche e essenziali...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  27/08/2008 16:05:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusto alcune precisazioni: Pasolini fu espulso dal Partito Comunista a causa di alcune sue feroci critiche, proprio perchè era un uomo libero, che aborriva ogni forma di potere prevaricatore, fosse esso di destra o di sinistra. Hai ragione quando dici che il fascismo in questo film è la metafora del potere, e quindi del male assoluto che rende totalmente inermi le proprie vittime e che anzi si bea delle sue sofferenze ed umiliazioni. Non a caso viene scelta la Repubblica di Salò come ambientazione: quello della Repubblica era un microcosmo governato dai fascisti proprio come la villa lo è dai 4 potenti.
Se non conosci Pasolini e vuoi farti un'idea delle sue teorie, compra "Scritti corsari", la raccolta dei suoi editoriali: capirai la grandezza del più grande pensatore del secolo scorso, e capirai perchè fosse odiato da tutti, destra e sinistra.
JOKER1926  27/08/2008 16:09:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
capisco da me...
pasolini diffama la destra...
è comunque è contro la borghesia (secondo Me) e ripeto è troppo eccessivo e puramente esagerato...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  27/08/2008 16:16:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che è contro la borghesia, ci mancherebbe altro, così come è contro il fascismo; è però riduttivo dire che lo faceva perchè era di sinistra, perchè il pensiero di Pasolini è così complesso da non essere facilmente schematizzabile. Ripeto, il Partito Comunista lo espulse, e c'è chi ritiene che tra i mandanti del suo omicidio ci fossero anche alcuni suoi ex compagni di partito...Era un intellettuale scomodo per tutti.
E comunque leggere gli Scritti corsari non è che ti fa male, eh, è una delle vette più alte del pensiero occidentale; ci troverai anche posizioni assolutamente antitetiche rispetto all'ideologia di sinistra, quali la condanna all'aborto negli anni in cui questo veniva legalizzato.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  28/08/2008 02:44:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capisce da sé.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  30/08/2008 12:39:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, dai.
Manca solo bunuel e poi siamo apposto.

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Invia una mail all'autore del commento goat  27/08/2008 16:24:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Quattro potenti fascisti (ripeto fascismo e’ solo metafora di potere, di supremazia…) imprigionano in una grandissima abitazione una serie di persone: vecchie putt.ane, giovani e giovane…"

giovani e giovane?!?!
basta giovani, la tua è una ridondanza dialettale.