caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
phemt     9 / 10  20/05/2007 16:38:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
IL Capolavoro assoluto di Pasolini è un film lucido, sconcertante, agghiacciante, assurdo, esagerato, unico, irripetibile (per fortuna!) opprimente e metaforico… Il regista compie un duro attacco contro il potere e contro le bestialità umane… Quattro gironi, quattro ********, i quattro poteri istituzionali (lo stato, la chiesa, la nobiltà e la legge) che rappresentano il vuoto la bestialità umana tra stupri, torture, perversioni, manie e barzellette idiote loro sono letteralmente già fuori dal mondo, non battono ciglio davanti alle loro tremende efferatezze ma quando il soldato disertore prima di essere giustiziato alza il pugno chiuso si sorprendono, inorridiscono e non riescono a capire come sia possibile un gesto del genere…
La coprofagia, la sodomia e le violenze in genere (anche e soprattutto psicologiche) vengono effettuate su corpi che non sono più corpi, ma solo oggetti di piacere perverso, di sadismo portato all’eccesso…
Impressionante il finale, con quel grido di aiuto verso Dio che rimane praticamente nell’aria e le ultime violenze alternate alla musica di Orff che Pasolini mostra mediante una ripresa in soggettiva… Infatti a questo punto siamo noi a guardare quello che succede nel cortile (non sentiremo grida o lamenti perché in casi come questo sono le immagini a parlare), non più i signori (che infatti si alternano), ormai siamo compromessi anche noi come quei ragazzi che si vendono, che fanno la spia verso chi come loro è in uno stato di assurda sofferenza, la bestialità ha vinto, non c’è salvezza per nessuno… Se non per chi si rende conto prima quello a cui sta andando in contro e tenta la fuga, non si salverà fisicamente ma si salverà mentalmente; e se non per chi ha il talento di suonare il piano divinamente ma non riesce a sopportare quello che vede… La salvezza ci sarà solo per chi si ribella!
Perfetta la regia di Pasolini (superba la capacità di disposizione degli attori), perfetti i diaologhi, notevole la fotografia di Tonino Delli Colli… Peccato per qualche “signore” poco convincente (soprattutto per quanto riguarda la scelta delle voci) e per qualche situazione un pelo ripetitiva di troppo (soprattutto per quanto riguarda i racconti durante il Girone della *****)…
Un calcio nelle palle dello spettatore che mantiene intatta tutta la sua terribile potenza anche ad una seconda, terza od ennesima visione… Normalmente per film del genere aggiungo la dicitura per pochi ma imperdibili per quei pochi; questo invece è un film imperdibile per tutti…