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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Samara18     8½ / 10  01/05/2007 00:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molti dicono che il messaggio che il regista voleva dare a questo film si sarebbe potuto esprimere anche con diverse immagini,magari meno forti.
A mio parere questo film non è particolarmente crudo,e non ho avuto assolutamente problemi a riguardarlo una seconda volta per capirne meglio il significato. per quanto mi riguarda,se le scene non fossero quelle che sono non si potrebbe minimamente parlare di un adattamente cinematografico al romanzo di DeSade,ovvero uno degli uomini + perversi della storia,mica uno qualsiasi.
Il tipo di violenza presente nel film,violenza fisica e psicologica,è esattamente l'intento di pasolini,ovvero il precipitare dello spettatore in un incubo dove la morte potrebbe anche essere vista come una liberazione. Un inferno dove i diavoli sono gli esseri umani,che possedendo il potere,non fanno altro che lasciarsi andare in ingnobili e sadiche perversioni su altri esseri umani. Non avrebbe fatto questo effetto se non fosse cosi com'è,e forse molti,al giorno d'oggi non starebbero ancora qui a parlarne.
L'unica nota negativa per me,sono alcune voci,soprattutto dei signori,che possono apparire ridicole,e che stonano nel concetto di questo film,disturbante e tragico. Ma soprattutto l'uso di certi termini al posto di altri più dignitosi,chi ha visto il film probabilmente capirà.
Sarebbe bello se il cinema italiano fosse rimasto cosi.
Nonostante questo film non mi abbia lasciato particolarmente scossa,consiglio di non guardarlo alle persone sensibili.