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IL DECAMERON regia di Pier Paolo Pasolini

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barbuti75     8 / 10  23/03/2011 23:48:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo capitolo della trilogia della vita pasoliniana rappresenta il passaggio del regista ad un cinema apparentemente più "leggero", ma ben presto ci si rende conto di quanto Pasolini ci sia all'interno di questo Decameron.
Il racconto delle nove novelle scelte dal regista è realizzato alternando gli episodi all'interno della narrazione delle cosiddette "centrali", ovvero quella di Ser Ciappelletto e quella dell'allievo di Giotto (interpretato dallo stesso regista).
L'impianto del film è decisamente popolare, come dimostrano le tematiche trattate all'interno delle novelle scelte e l'utilizzo di attori non professionisti (a parte i suoi feticci Citti e Davoli nonche qualche cameo d'eccezione...leggi Mangano).
Piuttosto difficoltoso risulta seguire il film anche a causa del forse eccessivo uso del dialetto, ma se di una cosa va dato atto a Pasolini è propio la sua coerenza nel voler realizzare un film in cui il popolo è il vero protagonista con i suoi difetti, le sue malignità, le sue civetterie...un'umanità senza redenzione che si prende il lusso di prendersi gioco della Chiesa e dei sacramenti, della morte e della malattia.
Squarci di luce naturale si aprono nei piani lunghi in cui la cinepresa del regista tratteggia scorci di puro paesaggio medievale.
Non tutte le novelle risultano perfettamente riuscite, ma degne di nota sono la già citata con protagonista Franco Citti (Ciappelletto), quella di Masetto all'interno del convento di suore e la divertentissima storia di Andreuccio che occupa una bella fetta della prima parte del film.