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ALICE IN WONDERLAND regia di Tim Burton

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julian     5 / 10  18/03/2010 22:48:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci puoi accontentare i bimbi con questa robetta Tim, ma non puoi pretendere di far fessi tutti.
Si chiedevano tutti cosa sarebbe successo addizionando lo stile visionario di Burton al plot, se così si può definire, altrettanto visionario di Alice.
Ebbene è successo che si sono annullati a vicenda e il regista, di fronte a un romanzo che evidentemente non abbisognava del suo tocco fantastico, ha agito al contrario: ha contestualizzato la storia, racchiuso ogni personaggio entro un nome e un ruolo ben preciso, ritradotto poi il tutto secondo il linguaggio Hollywoodiano secondo cui dev'esserci per forza un eroe, un antagonista, una profezia, personaggi che aiutano e ostacolano, un mostro finale e un oggetto magico.
Questa non è Alice nel paese delle meraviglie, è un'immonda porcheria che risente di tutte le leggi del marketing, insozzata ancor di più dall'uso del 3d (non posso fare confronti perchè era la prima volta per me, ma mi è parso che fosse fatto male: il più delle volte non dava il senso della tridimensionalità ma più che altro di una bidimensionalità su più piani, come se le immagini scorressero su pannelli posti a diversa distanza) che mi ha già dato noia come trovata.
Ridotto a pagliaccio il cappellaio e a bonario aiutante lo stregatto, eliminata la maratonda e il non compleanno, aggiunto un balletto alla Michael Jackson e conclusa la storia di Alice in maniera ridicola, Tim ha pensato male di disimpegnarsi così da un lavoro ben più difficile e soprattutto dal quale molti avevano altissime aspettative.
Funzionano solo il leprotto e la regina di cuori, per il resto c'è solo da stendere un tendone pietoso.