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ACCATTONE regia di Pier Paolo Pasolini

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Ciumi     8½ / 10  10/05/2010 09:41:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un mistero come le musiche di Bach, magnifiche e modeste allo stesso tempo, riescano ad adattarsi all'asprezza di tali rappresentazioni quale commento gentile e coinvolto; e si facciano manto ai sassi, aria delle risse, luce di quei volti ruvidi e autentici che costituiscono le vocali dell'opera di Pasolini. Tacciono, sensibili, all'ansimare del sogno funebre, che ispira pace assieme ad angoscia.

Ma questa scelta non ha qui solo una ragione estetica, o d'un semplice omaggio ad un compositore amatissimo: le musiche di Bach portano dentro all'etica del Neorealismo pasoliniano tutto un discorso, religioso prima ancora che sociale, atto non tanto a mettere in dubbio l'istituzione, quanto il cuore stesso del messaggio cristiano, con il significato non condiviso di redenzione, di Grazia, di umiltà, di rinuncia: di cui la realtà sottoproletaria ne è martire senza fede, ovunque, costretta al suo ruolo penitente.

I fiumi scorrono mai alla luce, in 'Accattone', sono atri solchi che tengono la consolazione gelida del 'farla finita'. La morte, è una liberazione. Il lavoro, questo lavoro degli sfruttati, non consola l'uomo, ma lo flagella. E la donna, che porta con sé l'idea falsa dell'amor puro, è soltanto ingenua, e non fa che aggravare gli senti, senza assoluzione, che arrecare altro dolore.

L'aridità delle strade assolate, periferiche, polverose: più le si frequenta, e più si è lontani dal perdono e dalla Grazia: più sono affamati, quest'uomini, disonesti, crudeli, cinici, e obbligati a vendere la propria dignità per un pezzo di pane, e più entrano nel sentimento della compassione umana, e mai in quella divina.
Xavier666  25/05/2010 11:12:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo commento, ho visto Accattone pochi mesi fa e me ne sono innamorato, mi era sfuggita la componente musicale così ben descritta nel tuo commento.
Ciao!
Ciumi  25/05/2010 19:07:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille. Tra l’altro, pur non essendo un super-esperto di musica classica, credo che ‘La passione secondo Matteo’ di Bach sia una delle cose più belle che abbia mai sentito.
Ciao Xavier!
dobel  10/05/2010 11:08:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto 'Accattone' diversi anni fa, e lo voglio rivedere al più presto. Il tuo commento è come sempre molto calzante e preciso (oltre che bello dal punto di vista linguistico); ricordo che colpì molto anche me la scelta delle musiche (del resto Pasolini sceglie sempre musiche molto 'auliche'). La prima impressione fu che l'autore tentasse, attraverso la bellezza virginale e, direi, quasi teologica delle musiche di Bach (anche di Vivaldi, se non ricordo male), di nobilitare le vicende narrate e in qualche modo farle assurgere ad altezze archetipiche. L'utilizzo delle melodie bachiane restituisce alle immagini un sapore di eternità: tutto quello che accade nel film è sempre accaduto e sempre accadrà.
Ciumi  10/05/2010 12:15:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio Dob.
In effetti la musica di Bach non è solo un accompagnamento, serve anzi a dare una sorta di timbro ‘sacrale’ al carattere laico delle immagine e dei fatti, cerca e trova il sublime nella miseria, sino a dettare allo spettatore i ‘tempi’ del sentimento, e assumendo, in tal modo, una funzione interiore piuttosto che esteriore.
Anche in ‘Il vangelo secondo Matteo’ ritroviamo l’omonima ‘Passione’, ma in ‘Accattone’ la sua introduzione, meno consequenziale, l’ho trovata più significativa, e proprio perché complementare alla storia narrata.

La musica di Vivaldi invece non l’ho riconosciuta, ma sai che non sono affatto un esperto, quindi è facile che mi sia sfuggita.