wega 8 / 10 21/07/2008 08:46:06 » Rispondi Testamento "immagnifico" di Federico Fellini. Un ricapitolamento della sua arte degli anni '70, non eccessivamente strampalato come "La città delle donne", ma compatto e coeso come "Il Casanova" o "Amarcord". Un Fellini come ce lo si aspetta, non mancano neppure i terribili problemi di sincro, anzi mi sarei incazzato in caso contrario. Migliaia di istantanee della cultura italiana, dal centro alla periferia. Quotidianità, tradizioni e usanze, da Roma alla pianura padana in compagnia di questi due alter ego Felliniani; quello più sensibile ed artistico che riesce e vuole ascoltare la voce della luna, il personaggio di Benigni, e quello più duro, insofferente ed autoritario, il personaggio di Paolo Villaggio. Bellissimo.