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LA STRADA regia di Federico Fellini

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DankoCardi     10 / 10  26/08/2023 14:12:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un' Italia baraccata ed ancora non toccata dal boom economico è il teatro dell'incontro tra due creature antitetiche. Gelsomina è una ragazza semplice, non bella e non molto intelligente ma proprio per questo "pura". Zampanò è un omaccione bruto, violento ed anche mascalzone; un "cattivo" verso il quale, però non riusciamo a provare antipatia. Sono miseri artisti di strada e fanno quello che possono ma una vita che non da niente riserverà solo amari risvolti; quando sembra che arrivi una evoluzione od una redenzione è proprio quello il momento in cui il destino colpisce duro come pugni che possono uccidere un uomo. Con battute essenziali la sceneggiatura riesce a caratterizzare al meglio i personaggi. Il Matto (bravissimo Richard Basehart) è l'elemento caotico della trama ma allo stesso tempo è colui che con i suoi discorsi saggi rende Gelsomina consapevole del suo ruolo nella vita...e poi va incontro al suo ineluttabile destino del quale pare essere già conscio. Fellini con il suo genio riesce, in diverse sequenze, a dare un'impronta scanzonata e zingaresca ad una storia molto drammatica e toccante dove non riusciamo a non piangere per la povera anima di Gelsomina, troppo buona per questo mondo; ma non possiamo non provare empatia nemmeno per quel tipaccio di Zampanò o quello stupido del Matto: ognuno di essi è come un pupazzo nelle mani di quel grande burattinaio che è il fato. In questo caso niente sogni -sebbene ci sia l'emozionante/inquietante incontro tra una sempre attonita Gelsomina ed il bimbo malato o il cavallo che cammina da solo per strada- o nemmeno tanti moralismi neorealistici ma una storia che ti entra dentro e ti segna, che si apre su una spiaggia di giorno con Gelsomina e si chiude in una spiaggia di notte con Zampanò, come a dire alfa ed omega. Qui il regista riminese mostra subito il suo interesse per il circo ed i pagliacci che poi tornerà spesso nelle sue pellicole successive. Tutti i premi del mondo non basterebbero a lodare giustamente la prova di Giulietta Masina e di Anthony Quinn e non a caso ricevette l'Oscar come miglior film straniero.
Questo film piaceva molto alla buon'anima di mia nonna.