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8 1/2 regia di Federico Fellini

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Goldust     5½ / 10  15/04/2015 12:13:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho un rapporto di amore/odio verso Fellini, buona parte della sua opera è più complessa e profonda di quanto possa emergere dalla singola visione di un suo film e forse anche i miei limiti di comprensione e pazienza me lo rendono in certi tratti poco digeribile. Meglio sgombrare il campo da eventuali dubbi: la pellicola è visivamente favolosa, un bianco e nero nitidissimo esaltato dal talento registico di Fellini che catapulta letteralmente lo spettatore nel vivo della storia. Fotografia e musiche sono allo stesso livello e anche la direzione degli attori ( cosa non semplice, visto il numero ) non poteva essere migliore. Quello che mi ha lasciato l'amaro in bocca è il contenuto stesso del film: l'intenzione di Fellini è quella di raccontare lo sfacelo professionale e sentimentale di un regista in crisi d'identità, annebbiato nel genio da incubi e ricordi passati, angustiato nel presente da idee ormai evaporate ed incombenze sempre più pressanti, lo smarrimento di un uomo prima di un artista che arriva ad un bivio e non sa cosa fare. Perché parlo di intenzione e non ad esempio di risultato? Perché la sua visionarietà senza pari, il suo gusto per i personaggi eccessivi, il suo saltellio continuo tra realtà e finzione non riesco a considerarli un pregio, perché mi distraggono dall'emozione e dal messaggio finale che un lavoro di cotanta importanza dovrebbe riuscire a trasmettermi.
Così ci sono dei passaggi bellissimi ( il primo incontro con attori e maestranze nell'atrio dell'Hotel, il ballo della Saraghina, il poetico finale corale ), altri noiosi, altri ancora forse superflui ( la Cardinale è così importante? ) ma a conti fatti è un film che ho trovato troppo dispersivo nel suo incedere, ed a fine visione lo smarrimento del protagonista è stato anche un pò il mio.