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8 1/2 regia di Federico Fellini

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pier91     9½ / 10  05/05/2011 22:23:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guido è come una versione invecchiata, più rassegnata e docile, del Marcello de "La dolce vita". Cerca apaticamente una collocazione esistenziale, annichilito com'è da una commedia a cui lui stesso ha scelto di partecipare. I personaggi di contorno, dalle caricature agli spettri del passato (vi si scorge già un po' del futuro "Amarcord"), non hanno uno spessore etico o intellettuale più alto, ma sono attori più in parte di lui.
Guido gongola nelle illusioni e realizza i suoi film migliori nei sogni, dimensioni inquietanti, grottesche, ma liberatorie. Non crea nulla perché il solo tentativo tradurrebbe i mille dubbi in altrettante fobie. Verrebbe da dire che la sua tragedia non è il non fare ma il non provare. "Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice" diceva Camus.
In precedenti occasioni ho già espresso la mia opinione su Fellini, un regista con cui ho uno strano rapporto. Dovendo agire di cuore alcune sue pellicole le avrei liquidate facilmente nella categoria della non-emozione. Ma ritengo che in alcune circostanze agire di cervello sia, come dire, una sfida personale, una ragione di crescita. E' in quest'ottica che ho valutato le opere del regista, fino ad ora. "8 e mezzo" però lo ammiro senza riserve.
pier91  09/11/2011 22:14:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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